L’abbonamento al Palermo, simbolo di appartenenza

L’abbonamento al Palermo, simbolo di appartenenza

Dalle parole di Eugenio Corini nel post partita di Palermo-Feralpisalò abbiamo appreso che la campagna abbonamenti per la stagione 2023-2024 della squadra rosa è ancora aperta per tutti quei tifosi che ancora volessero sottoscrivere la preziosa tessera.

Il tecnico di Bagnolo Mella ha sottolineato l’importanza per la squadra del supporto del pubblico di fede rosanero, elemento fondamentale nel percorso di inseguimento di quella promozione in Serie A che manca da dieci lunghi anni.

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Palermo e il City Group

Del resto la proprietà del City Football Group ha fatto la sua parte spendendo oltre dieci milioni di euro per una campagna acquisti di altissimo livello: due milioni di euro l’uno per Vasic e Deplanches, 2,7 milioni di euro per il terzino sinistro Lund, 1,3 milioni di euro per Di Francesco, un milione l’uno per Insigne e Stulac, oltre circa mezzo milione per il giovane Peda, lasciato in prestito alla Spal.

Uno sforzo economico imponente per una società che solo fino a quattro anni fa calcava i campi della serie D, anche se, sa detto, la sottoscrizione dell’abbonamento non dovrebbe essere soltanto il riconoscimento del tifoso all’impegno del proprio club.

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Abbonamento e Palermo

Un po’ come avviene in altre parti del mondo, in particolare in Inghilterra, l’abbonamento alla propria squadra andrebbe sottoscritto da ogni tifoso a prescindere da quanti soldi spende la società, ma anche a prescindere dai risultati e perfino dalle categorie in cui gioca la propria squadra.

Si tratta del famoso senso di appartenenza e di attaccamento ai propri colori che il Palermo ha dimostrato in Serie D subito dopo la rinascita, con la sottoscrizione di più di 10 mila tessere, un numero che ancora oggi (tralasciando la pausa covid) ci portiamo dietro fino in serie B.

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I 10 mila abbonati sono diventati più di 11 mila lo scorso anno e oggi sfiorano i 12 mila, anche se probabilmente qualcosa in più si potrebbe fare, considerando le potenziali della piazza Palermo e i grandi investimenti di City Football Group, oltre che per la campagna acquisti anche per il fondamento centro sportivo inaugurato da poco a Torretta.

Il senso di appartenenza per i colori rosanero sul quale il Presidente Mirri per primo ha lavorato con decisione è sicuramente cresciuto in questi ultimi anni, ma con una certa lentezza, non riuscendo ancora a radicarsi con forza e decisione tra i palermitani.

Chiedendo a un amico che vive a lavora a Milano per quale motivo si abbonasse ogni anno al Palermo, mi rispondeva che per lui quella tessera va al di là della visione della partita in presenza, ma rappresenta la “piastrina di riconoscimento” della sua fede rosanero.

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Abbonamento, Palermo e appartenenza

Ecco forse al di là dei ragionamenti sulla convenienza di un abbonamento rispetto la visione delle singole partite, delle tante prelazioni e benefit a cui si accede sottoscrivendo la tessera rosanero, ogni vero tifoso dovrebbe concentrarsi sugli altri significati che stanno dietro a quel pezzo di plastica.

Perché l’appartenenza è un sentimento che esprime inclusione, è la percezione del nostro valore in un determinato contesto, quello della maglia rosa e della propria città. E come tanti tifosi trovano rifugio in quella maglia rosa, così la squadra trova rifugio in quello stadio colmo di passione. Uno nell’altro.

David Majorca

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