Palermo, due titolari per ruolo. Corini al gioco delle… coppie
Il mercato ha allargato la base dei titolari, il tecnico finalmente può scegliere
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
L’articolo di Alessandro Arena
Un primo tentativo di allargare il campo dei titolari era stato già fatto nella seconda parte della scorsa stagione, ma la missione era riuscita solo parzialmente. Corini ci sta riprovando adesso e le prime uscite indicano che la direzione intrapresa è quella giusta. Il mercato gli ha portato in dote elementi che si adattano alla perfezione al suo 4-3-3 e con il tasso tecnico necessario per fare quelle giocate in grado di spaccare una partita.
Palermo, il gioco delle coppie funziona: solo Stulac non ha il suo ricambio
A giugno il Palermo ha deciso di salutare tutti i giocatori arrivati in prestito nelle precedenti sessioni, con l’obiettivo di ricostruire quasi da zero. A luglio è arrivato il primo scossone, con sei acquisti sia di prospettiva (Vasic e Desplanches) che di esperienza (Lucioni, Ceccaroni, Insigne e Mancuso) che garantissero un cambio di passo. Ad agosto sono stati puntellati i ruoli in cui i rosa erano in maggior difficoltà, tra partenze eccellenti (Saric e Damiani) e arrivi dalla Serie A (Henderson, Di Francesco e Coulibaly) o da massimi campionati all’estero (Lund). Quasi tutti i nuovi sono stati già integrati negli schemi di gioco e le due settimane di sosta saranno fondamentali per impararli ancora meglio.
Quando Corini ha parlato di 20-22 potenziali titolari si riferiva proprio al fatto di avere due giocatori per ruolo in qualsiasi zona di campo, con la possibilità di dare lo stesso spazio a entrambi: gli unici che potrebbero essere «esonerati» da questa rotazione sono quegli elementi ritenuti imprescindibili dal tecnico, come Pigliacelli, Lucioni e Brunori. Nel loro caso la questione non dipende tanto da una mancanza di garanzie da parte dei sostituti, vale a dire Desplanches, Nedelcearu e Soleri (che ha iniziato la stagione alla grandissima quando chiamato a sostituire il numero 9), quanto piuttosto dalla capacità di questi giocatori di leggere le partite e trascinare i compagni con il loro carisma e con un’interpretazione del ruolo che in Serie B ha pochi eguali.
Tra veterani e riserve già pronte
Per il resto il tecnico sa che in difesa può contare su Mateju e Buttaro come terzini destri, Ceccaroni e Marconi come centrali di sinistra, Aurelio e Lund come terzini sinistri e Graves come jolly, disponibile a giocare sia da centrale che da esterno. Nelle altre zone di campo, pur valendo sempre la «regola» degli accoppiamenti, non ci sono posizioni preassegnate se non per Stulac in regia e Insigne sull’ala destra. Non a caso Segre ha sfoderato due prestazioni maiuscole come mezzala sinistra, ruolo mai sperimentato al Palermo e per il quale Corini aveva provato in ritiro (con esito positivo) ad adattare Gomes; il francese, a sua volta, può essere schierato sia in quella zona di campo che in regia, dove si era cimentato l’anno scorso e dove ora si giocherebbe il posto con lo sloveno. Anche Coulibaly in passato ha giocato davanti ai centrali difensivi: toccherà a Corini decidere se confermarlo lì o spostarlo lateralmente.
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