In vista del match che vedrà l’Italia impegnata contro la Macedonia del Nord, Alexandar Trajkovski è stato intervistato da Tuttosport. L’ex rosanero è stato il “sicario” della Nazionale azzurra eliminandola con il suo gol negli spareggi per accedere al Mondiale in Qatar. Era il 24 marzo del 2022 e davanti al “suo” Renzo Barbera poneva fine al sogno dei ragazzi allora allenati da Roberto Mancini, con una conclusione da fuori area nei minuti finali del match. Ecco di seguito le sue parole.
Macedonia, le parole Trajkovski
Sulla condizione della sua Macedonia: “Stiamo benissimo e abbiamo grande entusiasmo. Intorno a noi c’è tanta positività. Cercheremo di fare un’altra impresa. E poi per me le partite contro l’Italia sono sempre speciali”.
Trajkovski negli ultimi due incontri con gli Azzurri ha trovato sempre la via del gol. Sulla possibilità di ripetersi ha risposto con una battuta: “Come dite voi in Italia: non c’è due senza tre (ride, ndr). – Ha poi continuato – Martedì ho compiuto 31 anni e mi piacerebbe festeggiare con un gol, ma metterei la firma per fare punti contro di voi. Se segna un mio compagno e facciamo risultato sono felice uguale”.
Sul match del Barbera: “Ero stremato e fossimo andati ai supplementari forse il mister mi avrebbe cambiato. Così ho provato il tiro dalla distanza e ho segnato. Vincere con un gol all’ultimo minuto, sembrava un film. Per noi è stata una vittoria assolutamente incredibile, una di quelle leggendarie che verranno raccontate di generazione in generazione. Quel 24 marzo per il nostro popolo è una data storica, scolpita nei cuori di tutti. In pochi credevano potessimo battere l’Italia, ma ci siamo riusciti”.
Realizzare quel gol a Palermo per lui è stato ancora più speciale: “Ho giocato 4
anni li e sono rimasto legatissimo ai palermitani, tanto che questa estate ci sono tornato
in vacanza. Ho rivisto tanti amici, erano contenti per me. Nessuno mi ha rinfacciato quel gol. Qualcuno mi ha detto: se proprio dovevamo perdere, almeno hai
segnato tu”.
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