Tanti possibili centrocampo per il Palermo: diamogli un nome.

Tanti possibili centrocampo per il Palermo: diamogli un nome.

Come da poco rimarcato dal DS Leandro Rinaudo il calciomercato ha consegnato ad Eugenio Corini una rosa composta da 22 veri e propri titolari, il che consente al tecnico di Bagnolo Mella una notevole varietà di scelte e soluzioni senza mai abbassare il livello qualitativo della squadra da schierare.

Qualunque reparto risponde bene a questo criterio compreso il centrocampo, dove gli ultimi arrivi di Henderson dall’Empoli e di Coulibaly dalla Salernitana hanno incrementato notevolmente le frecce nell’arco del Palermo.

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Un centrocampo quello del Palermo che offre una notevole varietà di soluzioni, partendo dai sei possibili titolari in rosa: il play per antonomasia Leo Stulac, il tuttocampista Liam Henderson, il frangiflutti Claudio Gomes, il settepolmoni Jacopo Segre, quel terribile ragazzaccio di Aljosa Vasic e la belva indomabile Mamadou Coulibaly.

Proviamo a capire con che composizione questi sei interpreti possono suonare la loro musica, senza la presunzione di sostituirci al tecnico rosanero, ma basandoci prevalentemente su quanto già visto in queste prime uscite stagionali.

Partiamo dalla fine, ovvero dalla partita in casa con la Feralpisalò, nella quale il Palermo si è schierato con Stulac in cabina di regia, protetto dal settepolmoni Segre, in particolare giornata di grazia, oltre che dal tuttocampista Henderson.

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Mix risultato vincente, anche se va considerata la non particolare caratura dell’avversario, con lo sloveno che ha potuto mostrare gran parte del suo sublime repertorio, beneficiando della protezione dei due coriacei compagni di reparto e trovando anche il primo gol in maglia rosanero.

Una soluzione di centrocampo quella vista nella prima partita casalinga della stagione che potremmo dunque chiamare “Corsa al servizio della qualità”, proprio a rimarcare l’apporto di Segre ed Henderson alle giocate di Stulac.

Ma a ben vedere le peculiari caratteristiche dello scozzese, in grado di ricoprire diversi ruoli a centrocampo, consente di immaginare anche una linea a tre composta da Henderson, con ai lati Segre e Coulibaly, ad aggregare tre profili di carattere e sostanza, ma anche dotati dei giusti mezzi tecnici.

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Una soluzione di centrocampo che potremmo chiamare “Potenza e corsa”, anche se conosciamo bene la capacità di Henderson di trovare anche il passaggio vincente o la giocata illuminante.

E poi la linea verde …

Infine non può mancare la linea verde, ovvero la soluzione che vedrebbe in campo due under come Vasic e Gomes, insieme a un quasi under come Coulibaly, a formare un trio giovanissimo ma assolutamente ben assortito, nel quale alla indiscussa qualità e forza fisica del serbo Vasic si unirebbe la martellante costanza di Gomes e la prestanza fisica e tecnica del senegalese.

Una soluzione di centrocampo che potremmo chiamare “Giovani e forti”, per rimarcare i notevoli investimenti e l’attenzione della proprietà inglese verso profili under e di prospettiva, come testimoniato anche dal centro sportivo di recente realizzazione.

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Potremmo continuare a immaginare ipotetici centrocampo, probabilmente potremmo anche utilizzare tutte le varianti che i sei profili consentirebbero di schierare, senza quasi mai arrivare ad uno schieramento assolutamente improponibile.

Ma lasciamo ai lettori la possibilità di immaginare altre varianti del centrocampo palermitano e magari, perché no, dargli anche un nome come abbiamo fatto noi, non solo nel modulo 4-3-3 ma anche eventualmente nel 3-5-2, sfruttando le caratteristiche degli esterni d’attacco rosanero.

David Majorca

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