Fabio Caserta, allenatore del Cosenza, è intervenuto in un’intervista esclusiva ai microfoni in conferenza stampa per parlare del match contro il Palermo, in scena domani sera al Renzo Barbera.
Le dichiarazioni di Caserta
Ecco le parole dell’allenatore dei calabresi.
A Palermo sarà una partita complicata e ci sono dubbi da sciogliere: “Sarà una partita difficile contro una squadra costruita per vincere il campionato. Noi cercheremo di fare una buona partita e portare punti a casa. Formazione? Come ogni partita ci sono vari dubbi, c’è una rifinitura da fare e avendo giocatori in abbondanza in tutti i reparti inevitabilmente aspetto fino all’ultimo momento per scegliere chi fare schierare”.
Condizione atletica del Cosenza: “Così come hanno fatto tante squadre, anche noi ci siamo preparati lavorando giorno dopo giorno per arrivare al meglio della forma. È chiaro che mancando la condizione fisica non si riesce ad agguantare il risultato. In alcuni frangenti della partita, quando hai tanto possesso palla, è normale che gli altri corrono meno – riferendosi alla gara contro il Sudtirol –. Ogni 15 giorni facciamo un briefing per capire le condizioni fisiche, perché quelle tecniche e tattiche le studiamo ogni giorno”.
Tre partite in 8 giorni, un dazio soprattutto per i nuovi arrivati: “Pensiamo e ragioniamo partita dopo partita. Credo poco al turn over: se un giocatore sta bene ed è continuo, non vedo perché cambiarlo. Cerco di presentarmi con la formazione migliore fin dall’inizio e cerco di valutare singolarmente i giocatori. C’è chi sta più o meno bene, per cui non posso rischiare se dal punto di vista fisico qualcuno soffre”.
Punti in classifica rimediati dal Cosenza: “I punti che prendiamo in base ad ogni partita deve farci capire tanto. Non giochiamo i secondi tempi come i primi. È difficile tenere lo stesso ritmo per 90 minuti: noi ancora non siamo bravi a farlo. Dobbiamo migliorare nelle scelte, ma penso che sia una cosa normale. Sono 5 partite in cui bisogna capire che ci sono nuovi giocatori e nuovi obiettivi da raggiungere. Dall’altra parte i ragazzi stanno lavorando sodo per migliorare su alcuni aspetti”.
Sulla difesa del Cosenza alla luce dei nuovi arrivi e del nuovo gruppo formato: “La maggior parte dei difensori sono quelli dell’anno scorso, quindi sono affiatati già da prima che arrivassi io. Abbiamo avuto diversi giocatori fuori per problemi fisici e io ho cercato sempre di cambiare non perché prendiamo gol, perché non è sempre colpa della difesa. Bisogna vedere da dove arriva il gol, quindi è assurdo colpevolizzare sempre la retroguardia. A mio avviso non c’è un problema difensivo: quando prendi gol bisogna analizzare il perché e il come lo prendi. Bisogna percepirlo prima il pericolo: è una cosa su cui si deve lavorare tanto. Se recuperi una partita alla fine, significa che hai tanta voglia di volerla vincere”.
Sui calciatori a disposizione: “A parte Martino e Zilli, da valutare, i giocatori sono tutti utilizzabili. Ho la fortuna di avere persone duttili per cui anche a partita in corso posso cambiare sistema di gioco, ma per il resto sono tutti disponibili. Contro il Palermo? Non abbiamo ancora scelto un sistema di gioco specifico. Ho l’opportunità di utilizzare diversi moduli. Questa squadra può fare bene con la difesa a 4”.
Sul campionato: “Andare a giocare a Palermo, il venerdì sera, dove ti trovi in uno stadio bello, implica degli stimoli che vengono da soli. Tante squadre hanno avuto difficoltà in questo campionato. Fare delle valutazioni adesso non ha senso. Noi dobbiamo cercare sempre di fare bene e cercare di essere uniti anche nei momenti negativi, perché è facile cercare il colpevole quando le cose non vanno bene. Solo stando uniti possiamo andare avanti. Il Palermo sa fare le cose bene e noi dobbiamo cercare di limitare in nostri difetti”.
Cimino titolare a Palermo?: “Nella scorsa partita è entrato no bene, benissimo, per cui non è un azzardo schierarlo titolare domani. Sono valutazioni che dovrò fare. Se guardiamo i numeri il Palermo è una squadra forte in tutti i reparti: ha giocatori esperti, un centrocampo strutturato, in attacco l’imbarazzo della scelta. La cosa bella della Serie B sta nel fatto che non ci sono risultati scontati, si gioca sempre a viso aperto”.
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