Corini: “Cerchiamo equilibrio. Ecco perché non ho messo Soleri”
Il Palermo di mister Eugenio Corini, nella serata di martedì, il 26 settembre, se la vedrà al Penzo con il Venezia di Paolo Vanoli. Una partita ostica contro un avversario con ambizioni simili a quelle dei rosanero. Siciliani vogliosi di riscatto dopo la sconfitta interna con il Cosenza, a spiegarlo, è stato lo stesso Corini. Ecco di seguito le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa e raccolte dalla nostra redazione.
Le dichiarazioni di Corini
Il tecnico rosanero, come primo argomento della sua conferenza stampa, ha analizzato la sfida persa contro il Cosenza: “Non avevo dei dati su cui appoggiarmi. C’è grande rammarico per questa sconfitta. Molte occasioni del Cosenza nascono da errori nostri, il gol lo abbiamo preso in una maniera impensabile. Per tutto quello che si era creato e per l’atmosfera che si respirava siamo stati male visto il risultato finale. La lettura della partita è stata quella che abbiamo, è fisiologico che qualche errore ci sia stato. Questa mattina abbiamo lavorato in fase di possesso. Sono passate tante azioni in area ed è mancata la finalizzazione. Se non fai gol può succedere di tutto. Per giustificare questa sconfitta posso dire che la volontà di vincere a volte può portare ad avere uno scompenso. La vittoria di Ascoli e la sconfitta con il Cosenza potevano essere due pareggi al saldo averne vinta una è un punto in più. Questa sarà la ricerca di quest’anno, con equilibrio. Nel complesso c’è stato qualche errore ma doveva essere un risultato diverso”.
Le scelte in attacco
Successivamente, ecco una riflessione sull’attacco rosanero, a secco nell’ultima gara: “Abbiamo attaccato bene perché nel primo tempo avevamo sei giocatori lanciati nell’area avversaria. Avevamo trovato un punto di equilibrio che ci ha dato la percezione che il gol stava per arrivare. Le situazioni positive per loro sono derivate dai nostri errori. La volontà di vincere c’era grazie anche alla spinta del pubblico, non siamo stati premiati ma se l’indirizzo è quello sono convinto che la prossima volta lo saremo. Penso che giochiamo con tre attaccanti con caratteristiche diverse. Mancuso ha caratteristiche diverse rispetto Di Francesco. L’idea era quella di creare una superiorità. Avevo pensato a Soleri poi con Mancuso siamo andati a calciare molto vicino e quindi dentro ho delle caratteristiche buone. Il concetto del modulo delle due punte dipende da come lo ruotiamo. Vedremo come sfruttare questa opportunità”
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Non capisco in che modo Soleri avrebbe nuociuto all’equilibrio. Odio le tattiche asfissianti e i quadernetti degli allenatori,iniziati con Mourigno. Una volta andavano in campo quelli più in forma, e basta.
… e mentre da noi ancora si cercano equilibri tattici il Parma scappa in classifica. Serve un gran driblatore perché con Insigne fuori forma non ne abbiamo.