Palermo – La più grande vittoria dei ragazzi di Corini
Diciamolo subito, al Penzo abbiamo assistito alla più grande vittoria della gestione Corini senza ombra di dubbio, frutto di una prestazione sostanzialmente quasi perfetta.
Mentre con il Cosenza il tecnico aveva probabilmente perso per non aver azzeccato la preparazione della partita, a Venezia Corini vince proprio per l’esatto opposto, ovvero per aver preparato la gara certamente molto meglio del tecnico lagunare, una bella rivincita dopo le due sconfitte subite lo scorso anno.
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È sicuramente vero che il Venezia soffre della stessa malattia del Palermo, ovvero la difficoltà a costruire gioco, ma il Palermo ha dato oggi una prova straordinaria di maturità, mostrando intelligenza e qualità, non lesinando energie e intensità agonistica.
Difficile scrivere dei singoli perché abbiamo assistito ad una grande prova del gruppo, con anche Coulibaly, al debutto dal primo minuto, che nel secondo tempo ha saputo riscattarsi da un inizio un po’ caotico.
Una prova del gruppo straordinario sia nei titolari che nella panchina, che ha saputo farsi trovare pronta non appena chiamata in causa, ma senza dimenticare la tripletta di Brunori.
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Il capitano ha messo a tacere per tre volte quanti avevano osato criticarlo per il suo digiuno di goal in queste prime giornate, critiche dalla nostra redazione stigmatizzate proprio qualche giorno fa: avevamo ragione e lo scriviamo con orgoglio!
A Venezia in conclusione si certifica che per la serie A c’è anche il Palermo, che ieri ha saputo dare una bella soddisfazione alla proprietà inglese presente in tribuna a Venezia con Marwood, uno dei massimi dirigenti dell’area tecnica di Manchester.
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Resta un ultimo dubbio da smarcare legato al risvolto della medaglia di questa attitudine rosanero a giocare di rimessa in trasferta o con squadre più propositive: la difficoltà di costruzione con difese chiuse soprattutto in casa.
Dalla risoluzione di questo ultimo tallone d’Achille potrebbero derivare le sorti di questo campionato.
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