Un Palermo da dieci e lode
La cooperativa del gol è da record anche in Europa. Quante risorse per Corini
Dieci rosanero già a segno in sette gare. Con Aurelio e Ceccaroni il primato speciale si consolida. Pure i difensori sanno pungere
Corini: “Sta lievitando l’autostima, oltre al feeling con il pubblico. Mi piacerebbe se ora riuscisse a segnare anche Gomes“.
Questo il titolo della Gazzetta dello Sport, oggi in edicola.
L’articolo di Fabrizio Vitale sottolinea come l’atteggiamento del Palermo sta diventando un marchio di fabbrica, la propensione cioè a inquadrare la porta con soluzione differenti. Un serbatoio a cui attingere nel caso di partite complicate come quella di domenica scorsa. C’è un dato eclatante cioè che dopo sette gare il Palermo ha mandato in gol 10 giocatori diversi un record in serie B ma anche per la serie A dove Roma e Napoli hanno mandato in gol nove elementi sempre in sette partite.
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A parità di gare giocate la squadra a livello europeo chi ha mandato più giocatori in gol è, assieme al Palermo, il Newcastle. In serie B soltanto Parma e Catanzaro provano a seguire il passo dei rosa con otto giocatori andato a segno ma con una partita in più. Questo dato è la testimonianza di come il Palermo abbia avuto il migliore avvio di campionato nell’era dei tre punti ovviamente tra i professionisti. In questa speciale classifica naturalmente l’attacco recita la parte del leone con sette reti seguito dalla difesa con tre gol e due dal centrocampo.
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Dalla difesa sono arrivati gol pesanti e poter disporre di elementi come Lucioni e Ceccaroni in grado di essere pericolosi anche in area avversaria è decisamente un lusso per pochi. Ma a distanza di un anno è migliorata anche la qualità dei cross, da Lund ad Henderson che ha pescato Aurelio in area di rigore per l’inzuccata vincente contro il Sudtirol. Insomma se il Palermo è in grado di vincere una partita pur privo di tre giocatori offensivi come Insigne, Di Mariano e Valente significa che la qualità della rosa è importante e il secondo posto con una gara in meno testimonia che i rosanero si stanno ritagliando un ruolo da protagonista che tuttavia deve essere mantenuto fino alla fine.
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