Brescia, Bjarnason: il vichingo che giocò il Mondiale con l’Islanda
Manca sempre meno alla sfida tra Palermo e Brescia valevole per il recupero della seconda giornata di campionato. Le due compagini si ritrovano dopo la gara dello scorso maggio che vide il Brescia spegnere i sogni playoff degli uomini di Corini. Gara che si giocherà in un momento non positivo per entrambe le squadre reduci da risultati negativi. Un passo falso da parte di una delle due potrebbe portare ad ulteriore perdita di posizioni in classifica.
Dopo un’estate di attesa per capire in quale categoria giocare, il Brescia di Cellino è partito in ritardo rispetto alle altre squadre cadette. Tuttavia in seguito alla scelta di affidare la guida tecnica a Gastaldello, i lombardi avevano avuto un ottimo inizio di stagione inanellando una notevole striscia di risultati positivi. Dal match contro il Modena però le cose sono cambiate subendo tre sconfitte di fila che al momento sembrano far vacillare la posizione dello stesso tecnico. La squadra è composta da un mix di giovani e giocatori più esperti, tra quest’ultimi spicca su tutti l’islandese Birkin Bjarnason.
Bjarnason: gli inizi, l’Italia e i trionfi svizzeri
Classe 1988, Bjarnason è un centrocampista di quantità capace di adattarsi in qualsiasi ruolo, ma anche un ottimo realizzatore: 69 i gol realizzati in tutte le competizioni. L’islandese inizia la sua carriera in Norvegia indossando le maglie di Viking e Bodo/Glimt. Le ottime prestazioni gli consentono nel 2011 di trasferirsi in Belgio allo Standard Liegi, senza però brillare. L’estate del 2012 arriva il primo vero salto di qualità per il vichingo islandese con l’approdo in Italia indossando la maglia del Pescara appena promosso in Serie A. La sua prima stagione italiana si concluderà con 24 presenze condite da 2 gol e 3 assist. Tuttavia non riuscirà ad evitare la retrocessione degli abruzzesi.
Dopo una breve parentesi alla Sampdoria e il seguente ritorno al Pescara, Bjarnason lascia l’Italia nell’estate del 2015 per approdare al Basilea. Con il club elvetico vincerà i suoi unici trofei: 2 campionati svizzeri e una coppa nazionale, contribuendo in due stagioni con 14 gol e 7 assist. Con i rossoblu fa anche il suo debutto europeo riuscendo a giocare sia in Champions che in Europa League.
L’Inghilterra e il ritorno in Italia
Dopo la vincente parentesi in Svizzera Bjarnason approda nel gennaio 2016 in Inghilterra con l’obiettivo di riportare l’Aston Villa in Premier League: la missione la porterà a termine nella stagione 2018/2019. Nei due anni ai Villans collezionerà 50 presenze segnando 5 gol e fornendo 2 assist. Dopo l’Inghilterra il centrocampista prova l’esperienza qatariota indossando la maglia dell’Al-Arabi, che durerà un solo anno per poi far ritorno in Italia, al Brescia, nel gennaio del 2019. La sua prima stagione con le rondinelle si concluderà con una nuova retrocessione dalla A alla B. La prima esperienza con i lombardi durerà fino al 2021 per poi ritornare in questa stagione dopo essere passato per la Turchia e aver fatto ritorno ai Viking.
L’Islanda e l’esperienza del Mondiale e dell’Europeo
Nella sua carriera Bjarnason ha avuto anche l’onore di poter rappresentare l’Islanda prima all’Europeo e poi al Mondiale. Nella spedizione agli Europei del 2016 insieme alla sua nazionale ha stupito tutti eliminando l’Inghilterra agli ottavi, raggiungendo i quarti di finale, e venendo eliminata dalla Francia padrone di casa e futura finalista. Decisamente al di sotto delle aspettative fu il cammino del Mondiale russo del 2018: l’Islanda fu eliminata ai gironi arrivando ultima.
Come nella maggior parte delle partite del Brescia in questa stagione Bjarnason sarà in campo per mettere la sua esperienza al servizio dei suoi compagni. Sarà lui l’uomo decisivo per le rondinelle?
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