Palermo Player Awards

Palermo Player Awards: top e flop della partita di mercoledì

Altro giro altra corsa mercoledì sera al “Barbera” dove è andata in scena Palermo-Brescia recupero della seconda giornata di campionato.
Diciamo subito che entrambe le squadre sono scese in campo con la tremarella per la paura di perdere e quindi non poteva che venire fuori una partita scialba e tecnicamente scadente soprattutto per demerito del Palermo che sulla carta ha in organico elementi che avrebbero dovuto assicurare un salto di qualità per l’assalto ai primi due posti della graduatoria finale mentre il Brescia è stato ripescato.

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Per fortuna l’unico tiro in porta fatto dai rosa ha permesso di portare a casa i tre punti per merito di Coulibaly e quindi tutto è bene quel che finisce bene ma se guardiamo ancora una volta alla prestazione c’è di che esserne preoccupati.
Pur tuttavia proviamo a stilare la nostra solita classifica di migliori e meno:
-al top in questa gara mettiamo senz’altro Coulibaly che con il suo strapotere fisico ha dato linfa vitale al centrocampo del Palermo rispetto al più compassato Stulac e al dinamico Gomes; ha corso in lungo e in largo per tutto il campo con efficacia e, cosa più importante, ha realizzato il gol da tre punti
-appena un gradino più sotto troviamo il solito Gomes il quale recupera sempre una miriade di seconde palle che poi cerca di trasformare in suggerimenti per l’attacco ma non sempre vi riesce.
-altra buona prova quella del rientrante Valente che ha dato sostanza finalmente alla fascia destra del campo ben coadiuvato da un buon Mateju sfornando ottimi cross ed in uno di questi ha pescato millimetricamente la testa di Coulibaly per il gol da tre punti (unica conclusione a rete della squadra in tutta la gara)

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E veniamo alle note meno positive:
Mancuso schierato sull’out di sinistra è stato, suo malgrado, un giocatore spesso in difficoltà in quanto in quel ruolo non si è mai reso pericoloso, chiuso come è stato nella morsa dei difensori delle rondinelle;
-continuare a schierare Stulac insieme a Gomes è come mettere insieme il diavolo e l’acqua santa poiché non si completano a vicenda data la dinamicità del portoghese che contrasta con la lentezza dello sloveno e questo danneggia enormemente la qualità del gioco di centrocampo dei rosa che come è noto è la zona del campo dove si decidono le partite;
-infine questa volta una nota negativa va fatta per capitan Brunori il quale si è incaponito a voler fare tutto da solo con continui ed improbabili dribbling nei confronti dell’intera difesa lombarda che naturalmente ha avuto buon gioco riuscendo a neutralizzarlo del tutto con buona pace del povero Mancuso più volte trovatosi in posizioni favorevoli per battere a rete ma ignorato dal bomber. E gli spettatori  non hanno affatto gradito questo suo modo di fare.

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Piccola nota a margine rivolta a Eugenio Corini: prescindendo dalla ennesima prova abulica dell’intera squadra rosa vorremmo pregarlo di non attentare più alle coronarie dei tifosi utilizzando tutti i cambi quando manca ancora mezz’ora al termine della gara con Lund e Coulibaly alle prese con i crampi che hanno aggiunto altro patos non richiesto agli assalti finali delle rondinelle a caccia del pareggio.
E per il momento è tutto; ci ritroviamo nel dopopartita di Palermo–Cittadella

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