Palermo, il passo del gambero
Gentili lettori quanto accaduto contro il Cittadella credo mi esuli dal procedere con le due rubriche dedicate alla “VAR” e soprattutto agli “AWARDS” per mancanza di “materia prima” per cui d’accordo con il Direttore mi accingo a scrivere su quanto successo in campo.
La partita di domenica al “Barbera”, contro un Cittadella “scolastico” che nulla ha fatto di trascendentale se non giocare un calcio difensivo tranne poi accorgersi di avere di fronte una squadra allo sbando e capire che poteva portare via l’intera posta. E così ha fatto passando sul cadavere di quello che fu il Palermo candidato alla promozione diretta.
FOTO – CN12: dopo il comunicato anche lo striscione
Attenzione la debacle di domenica non è stato un fulmine a ciel sereno, almeno per chi scrive, avevo intuito che le cose non procedevano come da programma, fin dalle prime partite dove però almeno si riusciva a nascondere la carenza di gioco con il furore agonistico dei singoli che serviva a portare a casa i tre punti soprattutto in trasferta.
Il prosieguo ha illuso tutti ma le partite tra le mura amiche si rivelavano sempre problematiche, sempre a causa dell’inesistenza di una adeguata qualità di gioco e con l’allenatore che cambiava formazione ad ogni partita; insistendo spesso su giocatori che fornivano prestazioni decisamente insufficienti, gara dopo gara (accoppiata Mateju- Insigne sulla fascia destra assolutamente inconsistente così come quella Stulac-Gomes a centro campo soprattutto per la eccessiva lentezza dello sloveno).
Corini: “Contestazione? Giusto che la gente se la prenda con me”
E ancora l’esclusione (o il poco impiego) di giocatori come Valente (infortunio a parte) o quello ancora più strano di Soleri che entrando ha spesso levato parecchie castagne dal fuoco.
Dulcis in fundo il modulo di gioco almeno di inizio partite fatto col 4-3-3 che ha compromesso fatalmente il rendimento del bomber Matteo Brunori che non sa più che fare per cercare di trovare almeno qualche pallone giocabile visto che non ne arrivano e il pessimo rendimento di giocatori come Vasic, Insigne, Di Francesco, Stulac, Mateju, arrivati come gente che poteva fare la differenza e che la sta facendo ma in negativo.
Tutte queste cose le ho sottolineate, insieme a pochi altri ed alla maggioranza dei tifosi, nelle note a margine stilate nella rubrica Palermo Player Awards dedicate all’allenatore che stava portando la squadra in un vicolo cieco, in tempi non sospetti.
Palermo, il comunicato della CN12 dopo la sconfitta con il Cittadella
Tuttavia molti hanno fatto finta di non vedere e si sono crogiolati guardando la classifica non facendo altro che nascondere la polvere sotto il tappeto; ma siccome il tempo è galantuomo, a partire dalla semi sconfitta con lo Spezia e via via con le altre, si sono cominciati a svelare gli intoppi, le falle, fino alla caporetto di ieri sera e quindi ora tutti a gridare Corini out.
E si perché domenica pomeriggio abbiamo assistito attoniti al crollo di una squadra che non solo non sembra seguire più l’allenatore, ma sembra addirittura sulle ginocchia incapace perfino di correre per inseguire l’avversario: e questo è veramente preoccupante.
Le colpe del tecnico sono sotto gli occhi di tutti ormai ma un esame di coscienza dovrebbero farselo tutti, dirigenti e preparatori atletici che stanno dando anche il loro contributo a questo disarmante andazzo.
Di Marzio: “Palermo-Corini: si va verso la conferma”
E adesso che farà il City Group?
I segnali che provengono dalla patria di re Carlo 3° dicono che Corini ha ancora la loro fiducia e con questo si assumono una grossa responsabilità poiché il feeling tra la tifoseria, la città e l’allenatore è svanito; e se ancora per il momento la classifica sorride bisogna stare molto attenti perché altre due sconfitte di fila porterebbero verso zone poco consone sia rispetto ai programmi dichiarati al termine della stagione scorsa sia rispetto ai 60 milioni spesi.
Ora si benedice la sosta per le nazionali, domanda:e quando mai (se non una sparuta volta ad Ascoli) il Palermo ha fatto bene dopo una sosta?
Barbera: compare striscione della CNI
La risposta la conosciamo tutti e alla ripresa domenica 26 novembre si andrà a Terni, campo tradizionalmente caldissimo e ostico e con una squadra locale reduce da un pareggio a La Spezia e dunque relegata al penultimo posto. Una Ternana che giocherà con il coltello fra i denti e se il Palermo sarà quello visto contro il Cittadella ci sarà molto poco da stare allegri.
Quindi patata bollentissima dalle parti di Manchester che mantenendo la fiducia a Corini rischiano di rompere definitivamente il giocattolo perché daranno adito al medico di studiare mentre il malato sta morendo per parafrasare un vecchio proverbio palermitano ma che i britannici purtroppo sconoscono.
Speriamo decidano per il meglio ma se il meglio è ancora Corini, beh che Santa Rosalia ci aiuti…
Pino Abbate
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Bravissimo Pino Abbate. Lo leggo sempre con grande piacere e condivido pienamente quello che ha scritto. Ce ne fossero giornalisti così.
Grazie Pino
Complimenti per l’articolo. Analisi perfetta, concordo a pieno e la penso allo stesso modo forse da dopo Baldin(i miei pregressi post Facebook confermano).
Complimenti per l’articolo. Analisi perfetta, concordo a pieno e la penso allo stesso modo forse da dopo Baldini (i miei pregressi post Facebook confermano).