GazzaSport – Il Palermo con i cerotti

 Il Palermo con i cerotti

Un infortunio dopo l’altro. Da Di Mariano a Insigne, che maledizione per Corini.

Dall’inizio della stagione, i rosanero mai a ranghi completi

E con l’emergenza costante è più difficile risalire la classifica.

Responsi amari – Quasi sempre si è trattato di noie muscolari con lesioni di primo grado.

Per il Catanzaro – Ma arriva anche una buona notizia: è guarito il polpaccio di Di Francesco.

Questo il titolo della Gazzetta dello Sport,  oggi in edicola.

L’articolo di Fabrizio Vitale prende in considerazione il numero elevato di infortuni in casa rosanero ma c’è una buona notizia e cioè che Di Francesco ha recuperato. Il problema dei troppi infortuni è una grana che sta avendo il suo peso visto che da inizio ritiro il Palermo non ha mai potuto disporre dell’organico al completo. Da inizio campionato si sono verificati 12 stop comprese le ricadute, tutti di natura muscolare e i casi più emblematici sono quelli di Di Mariano e Vasic.

Elettrocardiogramma piatto

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Escludendo influenze o stop di tipo traumatico gli altri giocatori che si sono dovuti fermare sono Aurelio, Buttaro, Insigne, Valente, Di Francesco, Ceccaroni e Soleri. Ma c’è un fatto allarmante cioè che nell’ultimo mese il numero di infortuni si è alzato parecchio, un numero elevato dopo tre mesi di campionato anche perché si tratta spesso di noie muscolari. L’andamento non può essere casuale anche se ogni squadra deve far fronte alle emergenze infortuni. Bisogna capire però quanti sono e quali sono le cause visto che il numero elevato di infortuni inevitabilmente ha delle conseguenze sui risultati.

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Vanno cercate le cause che possono dipendere da diversi aspetti come una preparazione atletica di un certo tipo, il modo di recuperare gli infortuni, la superficie di allenamento e l’alimentazione. Tempo fa Corini aveva parlato di un adattamento ai campi di Torretta, resta il fatto che un organico in emergenza ha più difficoltà ad uscire da un momento estremamente delicato come quello attuale.

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