Palermo-Cremonese, i precedenti: rosa in vantaggio rispetto ai lombardi

Palermo-Cremonese, i precedenti: rosa in vantaggio rispetto ai lombardi

Nella sera di Santo Stefano, andrà in scena la sfida valida per la 19a ed ultima giornata del girone d’andata di campionato tra Palermo e Cremonese. Rosanero che cercheranno di mettersi definitivamente alle spalle quello che è stato un periodo negativo, mentre i lombardi vorranno dare continuità ad un ottimo momento di forma, smezzato solamente dalla inattesa sconfitta in casa della Feralpisalò.

Se volessimo basarci sui freddi numeri, quelli che appartengono alla storia di questo match sono dalla parte del Palermo: in 26 partite tra le due squadre (tutte tra Serie B e Coppa Italia), i rosanero hanno vinto 10 volte. 11 i pareggi, mentre sono state solamente 5 le vittorie della Cremonese.

Palermo-Cremonese, i precedenti: i rosa non vincono in casa dagli anni ’80

Il primo scontro tra le due squadre va in scena il 28 settembre 1930: a Cremona inizia il campionato di Serie B, e i padroni di casa ricevono i siciliani del Palermo. Finirà con uno scialbo 0-0: per vedere le prime reti della storia dello scontro bisognerà aspettare qualche mese, quando nella prima giornata del girone di ritorno, in Sicilia, i rosa si imporranno per 3-1.

La sfida, eccezion fatta per due preliminari di Coppa Italia nelle stagioni 2012/13 e 2013/14 (entrambi vinti dai rosanero), è sempre stata valida per la Serie B. Il Palermo, come detto prima, ha vinto 10 delle 26 partite disputate contro i lombardi, ma l’ultimo successo risale al 2017, quando allo Zini riuscì a rimontare la squadra di Tesser con le reti di Rispoli e Chochev, annullando quindi la precedente marcatura di Claiton.

Escludendo le partite di Coppa Italia, in campionato il Palermo non vince contro la Cremonese in casa dal 1985: anche qui un 2-1, segnato dalle reti di De Vitis e Monterfano per i siciliani. Il capocannoniere del confronto è il compianto Gianluca Vialli, che al Palermo segnò ben 4 gol con la maglia grigiorossa, il doppio rispetto ai suoi più diretti seguaci in questa speciale classifica (ovvero i rosanero Miccoli, De Rosa e Finardi).