Palermo, guarda il Girona: la pazienza è la chiave
Forse quello che si sta per dire risulterà fuori luogo e fastidioso, soprattutto dopo il risultato contro il Como, ma quella che leggerete non è una fiaba fantastica ma solo una realtà. Come ben sappiamo il Palermo fa parte della holding dello sceicco Mansour: il City Football Group. Tra tifosi rosanero, dal luglio del 2022, si sono create due linee di pensiero: gli entusiasti e gli scettici.
I primi sono coloro che vedono nel futuro del Palermo una possibilità di ritornare ai fasti degli anni “zampariniani”. I secondi sono, invece, quelli che credono che il club di Viale del Fante sia destinato ad essere per sempre una ruota di scorta a discapito del gigante Manchester City: vera e unica creatura su cui il City Group punta. La stagione calcistica in corso però sta smentendo gli scettici perché in Spagna (più precisamente in Catalogna) la massima serie vede al comando l’ormai non tanto piccolo Girona.
Palermo, per essere come il Girona ci vuole tempo
Girona è una città molto più piccola e meno popolosa di Palermo, ma calcisticamente al momento superiore al capoluogo siciliano. Il club catalano è stato acquistato dalla holding di Mansour nel lontano 2017 e il percorso per arrivare dov’è oggi è stato lungo e parecchio complicato. A tal proposito dopo una salvezza tranquilla in Liga della stagione 2017/2018, nella stagione successiva il Girona, sotto il comando del CFG, retrocesse in Segunda División.
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Un passo falso che però non fermò il progetto e il percorso intrapreso. Difatti dopo le mancate promozioni nelle due stagioni seguenti perdendo prima in semifinale e poi nella finale playoff, il club riuscì a ritornare nella massima serie nel 2021/2022 battendo il Tenerife in finale playoff. È proprio nella stagione del ritorno in Liga che il progetto ha iniziato a mostrare i suoi frutti.
In tal senso la scorsa stagione il Girona sfiorò l’Europa per soli 4 punti, dando però un’anticipazione di quello che sarebbe stato. Oggi la squadra gioca un calcio offensivo e non ha paura di competere con i colossi di Real Madrid e Barcellona, quest’ultima battuta poche settimane fa per 2-4. Il risultato è una prima posizione in classifica e la voglia di continuare a sognare e dar continuità ad un percorso iniziato 7 anni fa.
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E il Palermo?
Ma tutto ciò cosa ha che fare col Palermo? La risposta è semplice: i rosanero sono all’inizio di un percorso, ma a differenza del Girona né esso stesso e né i tifosi conoscono il finale. Ci si dovrà dunque aggrappare e affidare alla competenza di una realtà che per ogni squadra facente parte della sua rete crea dei progetti ad hoc che hanno un punto in comune: il lungo termine. D’altronde è stato così anche con il Manchester City, fresco campione del mondo, che per vincere la tanto agonista Champions League ha impiegato ben 15 anni: tanti, troppi, ma n’è valsa la pena.
Probabilmente, visto il mercato faraonico della società in estate, i tempi a Palermo potrebbero essere più brevi, anche considerando le dichiarazioni della dirigenza che punta alla massima serie nel più breve tempo possibile.
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