Un sorprendente epilogo tra Manchester e Palermo
Da Corini-out a Corini con la mano sul cuore sotto la curva nord, da Guardiola campione del mondo a Guardiola che medita il clamoroso (ma forse non troppo) addio.
C’è tutto questo nel sorprendente epilogo di un 2023 che non è stato di certo foriero di grandi soddisfazioni sportive per i colori rosanero.
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Lo stesso non può dirsi per i cugini del Manchester City che hanno vinto praticamente tutto, incluso il primo triplete della loro storia.
Ma siccome il calcio è strano e imprevedibile è bastata quella punizione pennellata dallo sloveno Stulac al fotofinish per ribaltare un finale che sembrava già scritto.
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Ovviamente è audace paragonarsi a un colosso come il City ma, almeno in termini di prospettive, questa mattina i tifosi rosanero guardano con ottimismo all’anno che verrà mentre i Citizens probabilmente si pongono qualche domanda.
Proprio ieri durante la conferenza stampa in vista della gara contro l’Everton è stato chiesto a Pep cosa si provasse ad aver vinto tutto.
L’allenatore del City ha risposto stupendo la platea: “È bello, ho la sensazione che il lavoro sia davvero finito. Ci pensavo quando abbiamo vinto la Champions ma poi la Supercoppa, non ce l’avevamo, il Mondiale per club, non ce l’avevamo, adesso abbiamo tutto“.
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Per un progetto, quello del Palermo, solo all’inizio del suo percorso che tutti sperano vincente, un altro che è forse giunto alla sua fine dopo aver fatto incetta di trofei.
Ma sappiamo bene che “Nulla si crea e nulla si distrugge, tutto si trasforma, panta rei, tutto scorre”, bisogna solo capire a che punto del percorso si è giunti.
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A Manchester il 2024 sarà forse l’anno di un nuovo inizio, mentre a Palermo la raccolta dei frutti del tanto citato consolidamento?
E’ quello che si augurano i tifosi del Palermo, con la lunga sosta che inizia e un mercato alle porte, che potrebbe consegnare quei due o tre elementi in grado di dare la spinta decisiva verso la Serie A.
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