GdS - Palermo, Graves punta dritto alla A

Palermo, Graves punta dritto alla A: «Con questi tifosi tutto è possibile»

«Siamo un po’ staccati dal secondo posto, ma sono certo che lotteremo per il vertice»

Il danese è tornato protagonista, a Como ha pure segnato.

Mi sono sempre allenato duramente, da terzino ormai mi sento a mio agio. E ben vengano i rinforzi.

Amo il meteo di questa città, che differenza con la Danimarca. Quello che cambierei è il traffico.

Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.

L’articolo di Alessandro Arena che intervista il difensore danese che nonostante il poco spazio in passato ha sempre lavorato duramente e ora si gode la fiducia di Corini che lo ha impiegato nelle ultime gare.

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Graves racconta come aver iniziato a giocare è stata una sensazione fantastica anche perché si è allenato duramente per avere un posto e la sua chance è arrivata col Pisa sebbene per primo ne sia rimasto sorpreso. Contento anche quando ha saputo di dover giocare le partite successive ma la cosa che ho l’ha reso più felice sono state le vittorie.

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E’ certo che con la maglia rosanero raggiungerà posizioni di vertice ma per la promozione diretta bisognerà recuperare il ritardo sebbene il campionato è lungo. Parla della sua posizione in campo e del suo nuovo ruolo di terzino destro: negli ultimi 4-5 mesi ha cercato di capire meglio il ruolo di esterno basso visto che aveva sempre giocato al centro ma adesso si sente sempre più a suo agio nel nuovo ruolo. Non lo spaventa l’eventuale arrivo di un nuovo giocatore perché in un club prestigioso come il Palermo la competizione è normale.

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Racconta di come è arrivato in rosanero, voleva un’occasione lontano dalla Danimarca e Palermo gli sembrò un’esperienza affascinante anche perché non conosceva molto della città e nelle prime due settimane ha capito subito di essere arrivato in una realtà bellissima e molto appassionata. I primi mesi non sono andati come sperava anche per i tanti infortuni poi ha dovuto abituare il suo corpo al calcio italiano anche perché gli allenamenti erano diversi rispetto alla Danimarca. Ma anche in campo la serie B italiana mostra di avere individualità più tecniche, più veloci, più intelligenti tatticamente cosa che lo obbliga a restare sempre concentrato. Parla del supporto del pubblico, dei fischi contro il Cittadella che ritiene meritati anche se sa che i tifosi vogliono molto bene alla squadra. La cosa che più gli piace di Palermo è il clima quella che invece cambierebbe è il traffico perché ogni tanto muoversi è davvero caotico.

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