Eugenio Corini, allenatore del Palermo, è intervenuto ai microfoni della stampa per analizzare la prossima sfida contro il Cittadella. Il match valido per la 20a giornata di campionato, si giocherà sabato 13 gennaio alle ore 14:00 allo stadio Tombolato.
Corini in conferenza
Sul Cittadella: “Il Cittadella si batte con grande coraggio. È una squadra che accetta la sfida, dobbiamo essere lucidi e capire quando alzare il ritmo. Sarà una partita apertissima come all’andata o come quelle dell’anno scorso“.
Su Stulac: “Leo è importante, stabilizza la squadra. Dentro la partita certe caratteristiche vengono messe in risalto. Tutti i giocatori per me sono titolari, cerco di capire la situazione migliore per farli rendere al meglio. Con la Cremonese ci siamo fatti il segno della croce perché dietro eravamo contati: siamo riusciti attraverso i cambi a sostenere la linea difensiva”.
Sui tifosi: “I tifosi so che saranno 1005, quindi il massimo possibile. Quello che vogliamo è rendere orgogliosa la tifoseria e il fatto che si siano re-entusiasmati è un aspetto importante. Di conseguenza vogliamo regalare loro una grande prestazione a Cittadella. Che i tifosi siano legati alla squadra è indissolubile e sarà per sempre. Farò il meglio come allenatore per permettere che il Palermo vinca spesso”.
Sulla quota punti da raggiungere per andare ai play-off: “Difficilmente parlo di punti, l’obiettivo è vincere una partita alla volta costruendo un grande campionato. Non vado oltre perché può succedere di tutto: se andate a vedere chi è retrocesso l’anno scorso vedrete squadre che ambivano alla Serie A. Bisogna sempre essere molto attenti e non vado oltre alla partita contro il Cittadella“.
Sulle cifre spese sul mercato dalle squadre di Serie B: “Questo fa capire il livello della competizione che c’è. Il Parma è una squadra che ha investito tanto, è al terzo anno che prova ad essere promosso e potrebbe essere l’anno giusto. È un campionato molto competitivo, anche per le proprietà che ci sono”.
Sulle assenze che ci sono state nel corso della prima parte della stagione: “La stabilità a livello di rosa aiuta. Nel periodo di difficoltà nostro mancavano Di Mariano, Di Francesco e Insigne: questo è stato oggettivamente penalizzante sulla struttura del gioco. L’equilibrio nel saper reggere le partite dal punto di vista emotivo è di straordinaria importanza: vedrete nel girone di ritorno quando le partite peseranno ancora di più questo aspetto sarà fondamentale”.
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