Palermo Player Awards: top e flop della partita di sabato
Prima partita del girone di ritorno e primo tonfo del 2024 per il Palermo, che si arrende senza nemmeno combattere al Cittadella, consegnandosi come sacrificato di turno dei veneti che bisogna riconoscere sono la rivelazione di questo campionato insieme al Como.
I rosa avevano illuso un pò tutti nei primi 10 minuti mettendo in difficoltà la difesa degli amaranto e creando almeno un paio di occasioni che non sono andate a buon fine.
Dopo di chè sciorinando una delle peggiori prestazioni fin qui fornite si sono consegnati armi e bagagli nelle mani dei veneti che non si sono fatti pregare prendendo in mano le redini della gara e conducendola in porto col più classico dei risultati (2-0) solo perché hanno trovato sulla loro strada Mirko Pigliacelli che ha impedito loro di arricchire il bottino.
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Pochi per non dire pochissimi i giocatori da salvare dopo questa debacle (la sesta),tuttavia cerchiamo di trovare qualche monocolo nel mondo dei ciechi.
-Migliore in campo nonostante sia entrato ad inizio ripresa perché secondo Corini non stava bene, Claudio Gomes ha saputo dare più velocità al centrocampo verticalizzando le azioni in maniera più decisa.
-una menzione va fatta anche per Jacopo Segre che pur non fornendo la solita prestazione a cui ci ha abituato ha comunque cercato di portare palle seppur non sempre lucidamente ed ha corso per tutto il campo.
-tra i più positivi concludo con la menzione a Matteo Brunori che sebbene abbandonato a se stesso in mezzo all’arcigna difesa dei veneti è riuscito a creare scompiglio e a tentare di far male anche se non gli è riuscito.
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Le dolentissime note prendono il via con la prestazione negativa di Leo Stulac (a proposito del quale Corini ha sempre detto che serviva alla causa quando si doveva tener palla e quindi addormentare il gioco) e invece lo ha schierato fin dall’inizio e con la sua lentezza non solo non ha dato impulso al gioco di squadra ma rendendosene conto si è innervosito e sapendo di essere ammonito ha fatto un fallaccio inutile su Cassano ed ha lasciato la squadra in 10 con tutte le conseguenze del caso.
-altra nota negativa va assegnata a Pietro Ceccaroni autore di una prova adir poco incerta; nell’azione del primo gol amaranto di fa saltare come un birillo da Pittarello che crossa al centro pel il solissimo Pandolfi (a proposito dov’era Graves?) notoriamente uomo da marcare stretto, che insacca e ringrazia.
-e infine registriamo l’ingresso al minuto 12 della ripresa di Francesco Di Mariano che non ha fatto altro che una serie di iniziative fini a se stesse completamente avulse dal gioco di squadra.
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Il consueto e conclusivo appunto su Corini non può che essere negativo poiché la squadra continua a non avere un gioco, persevera nell’escludere giocatori come Soleri e Valente che potrebbero dare molto a questa squadra; continua a rimandare la riscossa alla partita successiva mentre le partite stesse diminuiscono di numero; il tutto con il silenzio della proprietà che tace quasi alimentando il dubbio che sia soddisfatta da questo andazzo. Dove si va di questo passo? Da nessuna parte. Chi vivrà vedrà ma di certo, continuando così, le prospettive sono tutt’altro che rosee..
Pino Abbate
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