Bari, Polito: “Mignani era cambiato. Marino? Non è stata la sconfitta di Palermo”

Bari, Polito: “Mignani era cambiato. Marino? Non è stata la sconfitta di Palermo”

Il direttore sportivo del Bari, l’ex portiere Ciro Polito, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la conferenza stampa di presentazione di Beppe Iachini, nuovo allenatore dei pugliesi. L’ex Palermo è il successore di Marino, che a sua volta aveva sostituito durante la stagione l’esonerato Mignani. Ecco le parole di Polito.

Le dichiarazioni di Polito

Sulla stagione: “Dopo la fatidica finale di giugno, ho avuto un incontro con Magnini per capire se non dovevo avere rimorsi. Ma poi ho visto che non era lo stesso mister degli anni passati. Viveva pressioni, anche un ambiente interno non sereno. E vedevo la squadra calare e decidemmo di cambiare. Conoscendo Marino, pensavo, che avesse le caratteristiche per un calcio propositivo. E in parte ci è riuscito, ha mantenuto quell’iter che avevamo e non bastava. Ma vedevo una squadra che andasse a scemare. Non è Palermo che ha portato all’esonero, ma ho visto che la squadra non lottava più. E il venerdì sera col presidente abbiamo deciso di riflettere. Quindi lo ringrazio, ma avevamo bisogno di altro. Quindi abbiamo deciso di cambiare, ma non è la prima volta che accade nel calcio, non è anormale”.

Su Iachini: “Iachini ha le caratteristiche per tirar fuori il meglio di loro. Quello che fa in allenamento è quello che poi metterà in campo. Dove ho sbagliato? Se è al centro classifica c’è stato qualche errore. Chi non opera non sbaglia, forse nelle scelte di giocatori con un po’ di nomi. Ma perdere alcuni giocatori subito, ti mette in difficoltà. Abbiamo scelto Aramu, dopo infortunio Menez, ma se non rende la colpa è mia che l’ho scelto. Non era al top fisicamente e l’ambiente non era il massimo. Ho visto altre squadra, che quando perdono una finale come la nostra, le stagioni successive sono difficili anche peggio delle nostre. Marino se non ha portato migliorie è stata una scelta sbagliata ed è responsabilità mia. Negli anni ne ho fatte più giuste che sbagliate, ma ora mi prendo la responsabilità. A fine campionato tiriamo una linea sul mio percorso e valuteremo tutti insieme”.

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