Grande attesa, si vuole la vittoria a tutti i costi ma …

Palermo – Grande attesa, si vuole la vittoria a tutti i costi ma …

Le due vittorie consecutive e la continuità delle ultime 4 gare hanno decisamente riacceso l’entusiasmo in città, un entusiasmo che ha fatto sali e scendi proprio come i risultati della squadra. Oggi è tappa importante e la gente lo sa, lo percepisce e già dai primi giorni della settimana ha frequentato il botteghino per prendere il biglietto. Non si può escludere (mancano diverse ore) che venga battuto il record di presenze con lo Spezia ma in ogni caso contro il Como saranno in tanti. Chiassosi e speranzosi. La prima speranza è che possano accedere all’impianto senza troppi ritardi grazie ai nuovi tornelli installati dal comune. Vedremo…

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La speranza più grande è ovviamente vincere la quinta casalinga consecutiva e agganciare proprio i lariani: complicato, difficile ma non impossibile. Se succedesse sarebbe una svolta determinante anche in funzione della prossima trasferta a Cremona, dove i padroni di casa dovrebbero temere i rosa lanciatissimi ed eccitatissimi. Ma step by step, una gara alla volta e mai come oggi questa frase fatta del calcio appare opportuna. Perché si sente troppo spesso ragionare in prospettiva, oggi ma anche sabato prossimo a Cremona. E non va bene perché le montagne si superano una alla volta. A cominciare da oggi: gara importante, delicata, stimolante ed eccitante, cresce l’attesa ma il campionato non finisce oggi. Anche questa è frase fatta ma è opportuna con altre 13 partite da disputare dopo il Como.

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Vincere oggi sarebbe un sogno ma anche non perdere sarebbe importante. Perché, come insegnano quelli del calcio, in B bisogna restare agganciati al treno fino alle ultime 6/7 giornate, per poi giocarsi il tutto per tutto. Anche perché al Barbera dovranno ancora arrivare dirette concorrenti come il Venezia (15 marzo) e il Parma (ad aprile) che con 6 punti di vantaggio (e qualche scontro diretto) non può dire di aver blindato la promozione. Insomma non dovrà essere un assalto all’arma bianca e una mancata vittoria non dovrà essere considerata una sconfitta ma solo una piccola occasione persa, piccolissima rispetto alle tante più grosse persa durante il campionato. Come quella dell’andata a Como, che ancora grida vendetta…

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