Donati: “Dybala lo chiamavamo “Picciriddu”. Brienza? Qualità incredibile”
In Serie C c’è un ex Palermo che da allenatore sta stupendo tutti. Si tratta di Massimo Donati che con il suo Legnago, squadra di una cittadina di 30mila abitanti, coltiva il sogno di essere l’outsider principale ai playoff di C. Con la sua squadra, promossa lo scorso anno dalla Serie D, l’ex centrocampista è al momento quinto in classifica. Ecco di seguito le sue parole rilasciate ai microfoni di Cronache di Spogliatoio.
Donati si racconta
Il Legnago è l’unica squadra italiana ad essere imbattuta nel 2024: “Ovviamente è un dato che fa piacere ma con tutto il lavoro che abbiamo da fare non ci siamo mai soffermati su questo. È un dato reale ma per noi l’importante è lavorare giorno per giorno per affrontare al meglio le partite che mancano”.
I suoi “maestri”: “Ho avuto la fortuna di lavorare con allenatori preparatissimi e all’avanguardia ma nel calcio per me non c’è solo questo. C’è la gestione del gruppo, la quotidianità e le vite dei calciatori fuori dal campo. Da questo punto di vista Ancelotti mi ha insegnato tantissimo. Non a caso leggo che ancora a volte va a casa dei suoi giocatori per mangiare e parlare con loro”.
La parentesi Palermo e la fortuna di condividere lo spogliatoio con grandi giocatori come Dybala: “Lo chiamavamo Picciriddu, perché era davvero un bambino, in viso e a livello fisico. All’inizio non era pronto per giocare in Serie A ma poi la sua testa ha fatto la differenza ed è diventato il giocatore devastante che è oggi. Iličić era già fortissimo ma Gasperini gli fece capire quanto poteva esserlo davvero. Infine Ciccio Brienza: una garanzia, qualità incredibile ma anche tanto sacrificio per la squadra”.
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