Catanzaro, Vivarini: “Sappiamo affrontare squadre dal budget superiore”
Il tecnico del Catanzaro, Vincenzo Vivarini, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di TuttoSport sulla prossima partita di campionato contro la capolista Parma e al sogno Serie A che i suoi ragazzi stanno coltivando. Ecco le sue parole, riportate dall’edizione odierna di Tuttosport.
Le parole dell’allenatore del Catanzaro Vivarini
Sulla sfida con il Parma: “Non mi è andata giù l’andata. Le grandi occasioni le abbiamo avute noi. Eravamo all’inizio, stavamo scoprendo la Serie B. Eravamo partiti con tanti dubbi, ma dopo quella partita c’è stata più consapevolezza. La sconfitta è stata salutare, perché ci ha fatto capire fino in fondo quali erano le difficoltà di questo torneo. Il Parma è pronto per la Serie A“.
Sul modo di giocare dei suoi: “Abbiamo dimostrato che le qualità che avevamo in C potevamo averle anche in B. Ci vogliono le idee e i giocatori giusti. Abbiamo affrontato molte difficoltà con il mio staff, ma tutto ciò che mi ritrovo lo devo al nostro lavoro”.
Sui suoi idoli: “Quando ero a Pescara, il direttore Iaconi mi faceva andare a vedere tutte le partite delle squadre avversarie: ho studiato il pensiero di molti allenatori. Il resto nasce dalla mia indole, dalla volontà di cercare sempre la qualità del gioco, studiando chi ha portati progetti con queste idee, soprattutto nel calcio spagnolo. Cruijff è la mia fonte di ispirazione: il suo era un calcio totale, moderno, che andava oltre il risultato”.
Sulla primavera del Catanzaro: “Ne ho parlato con il presidente: stiamo facendo investimenti in tal senso. In Italia abbiamo grandissime carenze a livello giovanile. Come catanzarese ho solo Iemmello, che è tornato solo ora dopo una carriera interamente fuori”.
Sul Sud: “Mi piace la mentalità meridionale. Sono passionali e attaccati ai valori, qui il calcio si vive. Il pubblico è indispensabile: Catanzaro ha il calcio nel DNA. All’andata contro il Parma, nonostante lo 0-5, continuavano a cantare per noi: questa è una dimostrazione d’amore e consapevolezza”.
Sul sogno Serie A: “La salvezza all’inizio la vedevo come una cosa impossibile. Oggi sappiamo affrontare squadre che hanno un budget 4/5 volte superiore. Preferisco vivere alla giornata, perché se ti illudi e perdi il lume della ragione, rischi di deprimerti. In questo momento sono sereno: a Catanzaro ci sono tutti i requisiti per stare bene”.
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