Chi è Mignani: il parere di chi lo conosce da anni –
La notizia che ha scombussolato la Serie B è senza dubbio stata quella dell’esonero di Corini e l’arrivo, sulla panchina del Palermo, di Michele Mignani. Nel corso della nostra trasmissione “Club di Tifosi”, andata in onda nella serata del 3 aprile, è intervenuto Luca Guerra, giornalista di Radio Selene, Telesveva e Repubblica che conosce molto bene l’ex tecnico del Bari. Ecco di seguito le sue dichiarazioni.
Ecco chi è Mignani: le dichiarazioni di Luca Guerra
Le parole di Luca Guerra sul Mignani uomo prima ancora dell’allenatore: “Mignani ha fatto una risoluzione del contratto unilaterale, non c’è stata nessuna difficoltà. Lui a Bari ha lasciato un ottimo ricordo e soprattutto molti tifosi che avrebbero voluto rivederlo sulla panchina pugliese. A me piace partire dalla persona che è Mignani, che mi ha colpito fin dal secondo giorno di lavoro. Lui il ritiro col Bari l’ha fatto a metà a causa del Covid. Ha convocato i giornalisti chiedendo di potersi presentare e per farsi conoscere. Questa è stata una linea rossa di educazione e di rispetto che ha mostrato in tutta la sua esperienza nel club biancorosso“.
Un parere invece sul modo di allenare: “Oggi tantissime persone di Bari mi hanno scritto che sperano che il Palermo vada in Serie A, per farvi capire quando si tifa Mignani. Lui è un allenatore molto pratico, cerca il calcio verticale, gli piacciono i calciatori fisici, non ama parlare di numeri. Probabilmente se gli chiederanno in conferenza stampa che modulo predilige la sua risposta è sempre legata al fatto che gioca con tre uomini d’attacco. Non si fa problemi a togliere i giocatori più significativi. A Bari ha messo in panchina Antenucci in Serie B ad esempio, lui non si è mai fatto condizionare, non guarda la carta d’identità. Gioco? Probabilmente non è molto spettacolare ma di sicuro è efficace. Si dovrà adattare all’organico che ha a disposizione che è molto forte”.
La scelta del CFG di prendere Mignani e non altri allenatori: “Ha capito anche dal passato come si affronta un playoff, lo scorso anno era a un minuto da un vero e proprio prodigio. Stava realizzando un miracolo sportivo. Secondo me potrebbe avere imparato a gestire certi momenti, trasmettere più coraggio alla squadra. Tutti gli allenatore sondati dal Palermo hanno chiesto un contratto lungo, Mignani invece spero non sia accolto dalla piazza come una quarta-quinta scelta. Nel momento storico non mi sembra un allenatore inferiore a quelli sondati. Lui è molto intelligente e penso sia un’ottima scelta. Deve solo capire adesso quali sono i giocatori pronti per i playoff però bisogna far punti per provare a chiudere al quinto posto. Ai nastri di partenza e a gennaio per me il Palermo era da podio, faccio fatica a spiegarmi le quattro sconfitte in cinque partite. Mi sarei aspettato un cambio di allenatore prima, Mignani adesso deve ridare certezza al gruppo”.
Cosa non è andato bene al Bari: “Si è lasciato male più che col Bari col direttore sportivo Ciro Polito, dopo la campagna acquisti di questa estate dove ha perso molti giocatori titolari. Ha pagato questo rapporto che non andava più, un paio di critiche neanche velate alla campagna acquisti e la voglia di dare speranze alla piazza. Anche Iachini sta facendo male, quindi i problemi non riguardano evidentemente l’allenatore. Lui a Bari su 9 partite ha perso una sola volta, contro il Parma, quindi il suo rendimento non era così disastroso”.
Il modulo usato dal nuovo tecnico dei rosanero: “Mignani non ha mai amato il trequartista classico anche se in C giocava con Botta. O un esterno d’attacco o un centrocampista offensivo. Secondo me con il tipo di calciatori che ha il Palermo, Soleri potrebbe trovare più spazio, così come Insigne. Essendo un allenatore che gradisce i giocatori fisici, anche Henderson potrebbe giocare di più. Non mi aspetto il 4-3-3 inizialmente da lui, non avrà un centravanti fisso ma gli piace svariare in attacco. Brunori? Col fisico ci sa giocare, è intelligente, lui potrebbe essere affiancato da un altro giocatore per dire Soleri. Ha tanti giocatori il Palermo che potrebbero adattarsi lì, vedi Ranocchia, Di Francesco. Ciò che è sicuro sono i quattro difensori e i tre centrocampisti”.
Infine un commento su Desplanches: “Per caratteristiche dico che Gomes ricorda Maiello, per molte caratteristiche. Il fatto di avere come alternativa Stulac ben venga. Io sarei curioso di vedere Desplanches, può giocare al posto di Pigliacelli, che nelle ultime partite non mi è sembrato perfetto. Cambiare ora il portiere è un rischio complicato, fatico a pensare ad un cambio. Se Mignani fosse arrivato due mesi fa probabilmente un cambio ci sarebbe stato”.
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