Più che Mignani la curiosità è la squadra

Palermo – Più che Mignani la curiosità è la squadra

Si torna al Barbera dopo 3 settimane e col ricordo ancora vivo della batosta col Venezia. Quella gara segnò probabilmente il punto di non ritorno delle speranze rosanero in fatto di promozione diretta. Speranze decisamente demolite dopo la deludente sconfitta di Pisa, con le conseguenze che sappiamo. Dunque playoff: è come se oggi cominciasse un nuovo mini campionato e non solo per il debutto di Mignani. Ma anche o soprattutto per capire quale sarà il campionato del Palermo in queste ultime 7 gare, quale obiettivo e quali speranze.

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Detto che gli spareggi promozione difficilmente sfuggiranno, visti i tanti punti di vantaggio sulla nona (9 punti sul Pisa), resta da capire se i rosa avranno la forza e la voglia di andarsi a prendere qualche posizione migliore dell’attuale sesto posto che, interpretando anche le parole dell’AD ieri in conferenza, è un risultato al momento fallimentare rispetto alle ambizioni e agli investimenti stagionali. Una gara con tante curiosità. C’è chi pensa che la più grande sia il debutto del nuovo tecnico che forse è subentrato a Corini con qualche settimana di ritardo (perchè non dopo Brescia dove sembrava essere saltato il banco?). La curiosità maggiore però è capire se la squadra ha ricevuto la scossa necessaria per uscire dal torpore e dalla sfiducia che sembra incomprensibilmente attanagliarla da qualche settimana.

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Insomma, detta in parole semplici: gli alibi adesso stanno a zero. Se il rapporto con Corini si era logorato, se certe scelte dell’ex tecnico non sono state gradite o al massimo mal digerite, adesso tutto questo non c’è più. Il malcontento della tifoseria nei confronti del “Genio” che qualcuno ipotizzava potesse anche ricadere e influenzare la squadra, oggi non avrà motivo di manifestarsi. Il clima pesante che si respirava al Barbera al minimo errore, frutto dello scollamento con Corini, oggi non influenzerà alcun che. Dunque adesso la palla passa ai giocatori, a loro e solo a loro che in sette giornate dovranno dimostrare di essere all’altezza della loro fama e forse anche di meritarsi la riconferma. Perchè se oggi è un punto di ripartenza, vale per tutto, per chiunque, su tutti i fronti.

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