Palermo Player Awards: top e flop della partita di sabato
Passata la lunga tempesta dell’era Corini durata quasi due stagioni di sofferenza calcistica per l’intero popolo rosanero e all’insegna del meglio tardi che mai, la proprietà si è decisa finalmente a cambiare l’allenatore e dopo un paio di giorni ha deciso di ingaggiare Michele Mignani ex allenatore del Bari esonerato in questa stagione.
Ovviamente nel giro di soltanto due giorni nessuno ha la capacità di poter rivoluzionare una squadra seriamente malata come il Palermo; eppure tuttavia il buon Mignani ha abbozzato un cambio del modulo a lui più consono e qualche miglioramento si è visto sebbene per ovvi motivi i vizietti di fondo come gli svarioni difensivi (vedi primo gol omaggiato da Stulac e Brunori) o i tiri da lontano che vengono regolarmente trasformati in gol (come il pareggio realizzato da Darboe).
Si è vista finalmente una reazione vigorosa al gol beffa doriano con il ribaltamento del risultato da parte delle due punte che hanno purtroppo illuso su una possibile vittoria che tanto sarebbe servita per il morale. Ma tant’è, non si è perso e questa è già una buona notizia per il fragile Palermo reduce dalla gestione Corini.
Adesso il nuovo tecnico deve avere il tempo di conoscere bene il materiale umano che ha a disposizione e poi così come ha detto ”vedrà cosa non funziona e quindi interverrà per le dovute correzioni”.
Andiamo quindi a vedere i Top e i Flop di questa partita:
- Nota di merito spetta senza meno al capitano Matteo Brunori che subito dopo aver confezionato la frittata in area rosa ben collaborato da Stulac si è scatenato in avanti per procurarsi il rigore del pareggio e tentando parecchie altre volte di mettere in crisi la difesa ospite.
- Altro plauso va fatto a Leonardo Mancuso, tirato fuori dal ripostiglio dove lo aveva confinato Corini: ha saputo farsi trovare pronto ad insaccare il provvisorio gol della rimonta grazie al suo fiuto per il gol e all’assist del motorino Jacopo Segre. Chissà che non sia una buona idea quella delle due punte, se verranno schierate ancora.
- Non si può non mettere tra i migliori Francesco Di Mariano che ha creato lo scompiglio nella difesa blucerchiata la quale più di una volta lo ha dovuto fermare con le cattive con la complicità dell’impassibile Giua e solo per mera sfortuna non stiamo festeggiando una vittoria per quel dannato palo colpito dopo una travolgente azione. Nel finale si becca il giallo che gli costerà la squalifica.
E veniamo alle dolenti note:
- La segnalazione negativa questa volta va evidenziata nel nome di Mirko Pigliacelli. Se sul primo gol non ha tutte le colpe (ma qualcuna si) è sul secondo tiro della domenica di Darboe, che ha visto benissimo partire, poteva e doveva fare di più.
- Per la prima volta siamo costretti ad annoverare fra gli insufficienti Salim Diakitè, braccetto di destra nella difesa a tre schierata da MIgnani: è alquanto incerto e lento nei disimpegni e poi si limita solo alla fase difensiva; ma forse su richiesta dell’allenatore.
- Ancora una nota negativa per Leo Stulac, schierato da regista arretrato per governare il gioco della squadra ma con risultati poco convincenti poiché anche la sua tenuta fisica non ha convinto tanto da essere sostituito nella seconda parte della gara.
E con questo è tutto; vi rimando al dopo Cosenza-Palermo di sabato 13 aprile alle ore 16.15.
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