Gardini: “Obiettivo? Arrivare in A. Abbiamo potenzialità enormi”
L’amministratore delegato del Palermo, Giovanni Gardini, intervistato ai microfoni della Gazzetta dello Sport per la rubrica Sport&Business, ha parlato delle dinamiche e degli obiettivi futuri che caratterizzano il club di Viale del Fante e il City Football Group. Il dirigente rosanero, ha anche fatto un resoconto di questi quasi due anni con la holding dello sceicco Mansour, mostrando dei dati della crescita del club soprattutto dal punto di vista dei ricavi. Inoltre Gardini ha svelato quelli che sono gli obiettivi futuri del club. Ecco di seguito le sue parole.
Le parole di Gardini
Sul rapporto con la “casa madre”: “Quella è la nostra “mamma”. Il Palermo, come gli altri club della galassia, gode di un rapporto quotidiano di supporto, non semplicemente in termini economici ma in fatto di esperienza, conoscenza, strumenti, piattaforme digitali”.
“La decisione finale è locale. Il City Football Group ci dà tutto il supporto ma poi l’amministratore delegato del club ha un’autonomia gestionale, all’interno di un budget e degli obiettivi. Non a caso, hanno sempre cercato di operare sul territorio con un management locale, evitando di impiantare soggetti dall’alto. Poi si può sempre migliorare. Noi, per esempio, abbiamo accolto gente da Manchester per accelerare i nostri processi.
Siamo a bordo di una macchina a pieni giri, ognuno sa quello che deve fare”.
Gli obiettivi: “Arrivare in Serie A e poterci stare stabilmente, migliorandosi stagione dopo stagione. Vede, ogni club ha obiettivi specifici, derivanti dalle sue potenzialità. Ci sono quelli che devono costruire giocatori e venderli, altri che devono vincere i campionati. Ecco, la nostra mission non è quella di vendere giocatori, nel senso che il focus non è monetizzare la crescita del talento ma migliorare di anno in anno la classifica. È chiaro che non puoi pensare di fare calcio senza utilizzare la leva del player trading, lo fa anche il Manchester City”.
“Non v’è dubbio che la proprietà abbia dimostrato di credere nel progetto rosanero, ma non si tratta di essere più o meno ricchi. Conta sempre il ritorno dell’investimento, anche per loro. Noi quest’anno abbiamo l’ottavo monte-stipendi della Serie B, ci sono squadre che spendono di più senza avere il nostro fatturato. Noi siamo oculati perché sappiamo che bisogna costruire un percorso credibile, anche sotto il profilo economico-finanziario”.
“Le nostre potenzialità sono enormi, smisurate. E i proprietari se ne sono già accorti. Quando il City ha acquistato il Palermo, avevamo 2 milioni di ricavi. Poi sono saliti a 17, quest’anno chiuderemo a 20 e l’anno prossimo a 25, in caso di B, con un’impennata se andassimo in Serie A. Possiamo contare su un pubblico eccezionale che ci ha regalato quest’anno un’affluenza media di 24mila spettatori”.
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