L’amministratore delegato del Palermo, Giovanni Gardini, intervistato ai microfoni della Gazzetta dello Sport per la rubrica Sport&Business, ha parlato delle dinamiche e degli obiettivi futuri che caratterizzano il club di Viale del Fante e il City Football Group. Tra i vari temi toccati c’è anche quello inerenti alle strutture, con il nuovo centro sportivo appena inaugurato, con uno sguardo verso il futuro che riguarderà il Renzo Barbera e una “fase 2” del centro sportivo. Ecco le sue parole.
Le dichiarazioni di Gardini
Sulla situazione stadio: “Senza dubbio, non abbiamo alcuna intenzione di spostarci. Una ristrutturazione dello stadio è tra i punti in agenda. Serve un impianto adeguato alle esigenze e alle caratteristiche di una società come la nostra. Il primo passo sarà definire con l’amministrazione comunale una convenzione di lungo periodo e avviare quanto prima gli interventi per elevare gli standard di sicurezza ed effettuare alcune migliorie. Noi siamo soliti parlare poco e fare tanto. Il centro sportivo è l’esempio più eclatante”.
Il nuovo centro sportivo: “È il nostro biglietto da visita, un centro d’eccellenza per il Sud Italia. Sono trascorsi solo 10 mesi dalla prima pietra al primo allenamento della squadra. È stato importante poter disporre del terreno e del progetto approvato, un’intuizione del presidente Mirri. Poi la disponibilità e l’esperienza del City hanno reso tutto più semplice. E non intendiamo fermarci”.
Il centro sportivo avrà un’evoluzione: “Abbiamo acquisito l’opzione per la fase 2 di Torretta, cioè altri cinque ettari per costruire tre campi e locali annessi, in modo da far allenare lì le squadre femminili e del settore giovanile”.
Tra i punti d’interesse c’è anche il vivaio: “Siamo impegnati a migliorare la qualità degli istruttori e dei dirigenti. Il settore giovanile è uno dei punti del progetto, ma serve tempo. A lungo termine vorremmo elevare sensibilmente la qualità del vivaio in modo che possa fornire giocatori alla prima squadra”.
La crescita nel settore commerciale: “L’80-85% delle aziende partner del Palermo sono locali. Questo è importante perché rafforza il radicamento col territorio. Allo stesso tempo, il nostro fornitore ufficiale è Puma, lo stesso del Manchester City, e durante la settimana della moda a Parigi ha presentato una nostra capsule collection. Dua Lipa e Jason Momoa hanno indossato la maglia rosanero: non ci sono tante squadre italiane che possono permettere abbinamenti così esclusivi”.
Gardini ha poi concluso: “Quando mi hanno affidato la gestione del Palermo, la prima cosa che mi hanno chiesto è stata di costruire la parte business: eravamo in 8, ora siamo in 40. Creare le fondamenta del club è imprescindibile. Se hai una squadra forte ma tutto il resto non funziona, non vai da nessuna parte. La pianificazione, la strategia, la credibilità, la competenza sono concetti-chiave nel loro modo di lavorare. Da altre parti, in Italia, è più complicato perché manca la visione su dove si possa arrivare. Il City, invece, è strutturato per raggiungere gli obiettivi e non è un singolo risultato a determinare se il lavoro è buono o cattivo”.
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