Palermo – Difesa in tilt e attacco spuntato, Mignani deve correre ai ripari
La cura del nuovo tecnico non funziona, tornano pure vecchi fantasmi del passato
I rosanero continuano a subire gol da palla inattiva, in avanti si segna col contagocce. E nella ripresa la squadra si scioglie
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
L’articolo di Salvatore Orifici sottolinea come sembra che tutto sia cambiato per poi non cambiare niente perché la partita persa con la Reggiana ha riaperto ferite che la cura Mignani sembrava avere chiuso. Insomma il Palermo non riesce a liberarsi di problemi che si porta da inizio stagione e se sia un fatto di testa o di gambe è difficile dirlo anche per chi lavora quotidianamente con la squadra.
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Corini era solo uno dei problemi
Tra i fantasmi della vecchia gestione c’è la situazione dei secondi tempi: che sia paura o timore non si capisce, Mignani afferma con non è niente di tutto questo però con la nuova gestione si è assistito a riprese terribili, tre volte su quattro e dunque non può essere un caso. Un’altra volta cosa negativa è che il Palermo di Mignani prende gol su palla inattiva, cinque gol in quattro partite e di queste cinque reti quattro sono arrivate appunto su palla inattiva o sugli sviluppi.
Quello del gol subiti sembrava un problema risolto dalla gestione Mignani che dopo lo 0-0 con il Parma aveva visto segnali positivi in fatto di attenzione e concentrazione. Con la Reggiana tutto questo è crollato, si è fatto un passo indietro che lo stesso allenatore ha avuto difficoltà ad interpretare e che probabilmente sarà oggetto di analisi anche tattica in questi giorni che separano dalla partita di mercoledì a La Spezia.
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Ma c’è un fatto che è peggiorato e cioè la fase realizzativa: seppure senza equilibrio il Palermo di Corini era una squadra che riusciva ad arrivare in area avversaria con una certa facilità, una difesa colabrodo ma un attacco prolifico, cosa che adesso sembra essersi smarrita. Insomma Mignani non è riuscito a dare una scossa ad una squadra che sembra avere sempre le stesse difficoltà con l’aggravante che il tempo non è più amico del Palermo.
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