Speriamo in qualcosa di nuovo, a partire dal modulo

Palermo, speriamo in qualcosa di nuovo, a partire dal modulo

Palermo – Il 6° posto a rischio e quella difesa a 3 che non convince. Speriamo almeno di non annoiarci

Per tutto il campionato, altalenante come sarebbe stato difficile immaginare, abbiamo ascoltato continuamente buoni propositi e voglia di reagire. Tutte cose spesso, molto spesso, non mantenute. E la delusione della piazza che cresceva e continua a crescere ancora adesso. Un finale di stagione anonimo e senza mordente, e dire che doveva essere l’esatto contrario. Dopo l’ennesima crisi, il cambio di allenatore e la speranza della scossa, della svolta. Invece nulla, tutto come prima.

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3 punticini in quattro partite e classifica che non peggiora solo perché le inseguitrici passeggiano e non ne approfittano. A La Spezia però il rischio è alto: i padroni di casa sono disperati e affamati di punti. Brescia e Sampdoria, che inseguono a 5 e 6 lunghezze, hanno due partite abbordabili: Maran ed i suoi incrociano la Feralpisalò, Pirlo va a Lecco contro una squadra già retrocessa. Inutile dire che in caso di sconfitta dei rosa e vittoria delle inseguitrici, si riapre perfino la lotta al sesto posto che sarebbe gravissimo perdere. Perché in chiave playoff cambia tutto: da settima devi vincere e basta, la gara in trasferta.

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Dunque attenzione perché anche la sesta piazza è a rischio, cosa che, se dovesse accadere, trasformerebbe questa stagione da deludente a fallimentare. Senza tema di smentita. Visto il grigiore delle ultime settimane l’auspicio è che in Liguria si veda qualcosa di nuovo, soprattutto in termini di modulo e di difesa a tre che non convince. E non si sposa con la costruzione dell’organico, assolutamente. Una rosa costruita per giocare e valorizzare gli esterni e non per farli giocare pensando più a difendere che attaccare. Insomma la difesa a 3 (o meglio a 5), non ci piace perché se è vero che nel calcio è importante non prendere gol è altrettanto vero che la migliore difesa è l’attacco. Non scriteriato o all’arrembaggio ma equilibrato come forse un serafico 4-4-2 o un 4-3-2-1 garantirebbe.

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Qualcosa di nuovo, perché peggio della gara con la Reggiana è difficile immaginare. Ed allora ipotizziamo che Mignani, che non è tecnico sprovveduto o di poca esperienza, dia qualche chance a chi ha ultimamente lasciato (inspiegabilmente) in panchina: Jacopo Segre, il giocatore con il miglior rendimento stagionale! E poi forse qualcosa anche in attacco, magari una chance a Soleri. Insomma qualcosa che rompa con la noia che ci ha attanagliato nelle ultime gare, insopportabile. Visto che si deve sacrificare la festa del 1° Maggio, speriamo almeno di non annoiarci…

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