Solo un pizzico di dignità (o amor proprio)

Palermo – Solo un pizzico di dignità

Nessuno chiede la promozione a tutti i costi, nessuno chiede miracoli. Solo non andare incontro alle solite cattive figure. E giocare con un pizzico di cazzimma, ma solo un poco.

Come con l’Ascoli, è nuovamente difficile presentare questa partita, parlare di speranze, scopi e obiettivi. Il Palermo degli ultimi mesi non lascia spazio a particolari sogni e nemmeno match delicati e importanti finora hanno scosso questa squadra che sembra finita in una palude stagnante. Eppure la partita di oggi può valere tanto seppur nei limiti di un sesto posto che non era certo l’obiettivo stagionale della società targata CFG, che aveva speso tanto in estate ed in inverno.

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Un match che poteva essere una passerella se solo i rosanero avessero vinto una delle ultime 8 gare a disposizione. Partite invece che hanno decretato un calo irreversibile e che non promette nulla di buono ne’ per questa sera e neppure per i playoff che i rosa dovranno giocare: da quale posizione sarà il risultato del Druso a stabilirlo così come, in caso di mancato successo, saranno i campi di Catanzaro e Bari a decretarlo.

Senza entrare nel merito del già detto e cioè che serve una vittoria anche per ritrovare fiducia e autostima… per arrivare con il giusto slancio agli spareggi e bla bla bla, tutte cose dette e ridette nelle ultime tante vigilie, quello che i tifosi chiedono è finire la stagione con dignità, diciamo con amor proprio, con rispetto per la maglia e con il giusto impegno. La contestazione dei sostenitori rosanero è ormai evidente, è esplosa in tutta la sua interezza eppure non sembra aver scalfito più di tanto la squadra che anche contro l’Ascoli ha sfoderato una prestazione balbettante, uscendo, come ormai di consueto, fra i fischi dei propri sostenitori.

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E ora che succederà?

Quello che la gente chiede per il match di Bolzano, è finire dignitosamente un campionato che sarà ricordato più per le delusioni e le amarezze che per altro e che solo una miracolosa promozione potrebbe riabilitare. Perché è evidente come questa stagione, anche coll’eventuale conquista del sesto posto, è fallimentare rispetto sia agli investimenti che agli obiettivi dichiarati. Non resta che finirla con un pizzico di dignità sperando poi nel miracolo, perché la ragione non rende certo ottimisti. Una squadra che non ha saputo ricevere una scossa nemmeno dall’esonero del tanto discusso Corini, che è sempre vittima degli stessi errori e delle stesse disattenzioni.

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Eppure una squadra che continua a riscuotere attestati di affetto come quello ricevuto anche qui a Bolzano, nel profondo nord. Come sempre, come in tutta la stagione, in tutti i campi. Forse sarebbe ora di ricambiare tanto amore, almeno per una volta, per salvare il salvabile. Poi speriamo si volti radicalmente pagina e si inizi un nuovo percorso con gente nuova, ma tanta. Però adesso è tempo di finire la stagione, con dignità, please

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