Il direttore del giornale Catanista, Attilio Scuderi, in un’intervista rilasciata ai microfoni della nostra redazione ha fatto il punto sul Catania. Dal difficile campionato alla vittoria della Coppa Italia sono tanti i temi toccati, senza dimenticare gli imminenti playoff che vedranno la compagine rossazzurra sfidare l’Atalanta Under 23 nel match n scena martedì 14 maggio. Ecco di seguito le sue parole.
Attilio Scuderi sul Catania
Sulla stagione del Catania: “Campionato da 4 in pagella e Coppa Italia da 8. Il Catania ha sbagliato tutto fin da luglio, come ammesso dallo stesso Grella, che non aveva un’ottima sinergia con il direttore sportivo La Neri. Lui sceglie Tabbiani, il mercato è stato fatto in maniera particolare e lo stesso Tabbiani si è dato la zappa sui piedi non ascoltando i consigli che Grella gli stava dando nei momenti di difficoltà. Lucarelli, con il suo arrivo, voleva un mercato particolarmente dispendioso dal punto di vista economico ma non è riuscito ad entrare nelle maglie dei giocatori. Poi, di comune accordo con Grella, ha lasciato spazio a Zeoli”.
Sulla Coppa Italia: “Il Catania è stato bravo ad accorgersi che era impossibile classificarsi ai play-off in campionato, quindi meglio provarci tramite la Coppa. Questa è l’unica zona di sole che il Catania ha consegnato, poiché ha sbagliato solo una partita nel corso del torneo, ovvero quella di andata contro il Padova (anche se poi è riuscito a trovare quel gol che l’ha reso vivo). Adesso in questi playoff c’è un interrogativo: che Catania sarà? Riuscirà ad azzerare un po’ tutto? Riuscirà a ripartire in queste due settimane?“.
Sull’aria che respira tra i tifosi: “La piazza è in attesa: c’è una positiva incertezza. Sanno che questi giocatori vogliono materializzare 90 minuti perfetti e lo vogliono fare, però allo stesso tempo ci sono molti che dicono che una cosa è la Coppa Italia e una cosa sono i playoff. La piazza è, quindi, divisa. Molti pensano pure: “meglio aver preso l’Atalanta U23 o no?” Proprio perché il Catania è un tipo di squadra che non ha mai impressionato per la sua fisicità, molti si chiedono se l’effervescenza dei giovani bergamaschi potrebbe essere deleteria.
C’è questo clima di incertezza – aggiunge Scuderi -, che però è positiva: la piazza fiuta l’evento, un po’ come il Palermo con i playoff di tre anni fa. Quando si fiuta che qualcosa può andare, allora queste sono le piazze migliori del mondo. A quel punto hai l’uomo in più che è il pubblico. Se contro l’Atalanta in trasferta non esci con le ossa rotte, magari con un pareggio, per i ragazzini andare poi a fare la partita davanti ad oltre 20’000 spettatori al Massimino non è semplice”.
Sull’Atalanta U23: “È una squadra che mi preoccupa sul campo. Non so come arriverà il Catania dopo queste due settimane: se riuscirà a buttare alcune scorie che aveva o se il preparatore atletico Petralia riuscirà nel miracolo fisico-psicologico. Loro hanno già alle spalle 180 minuti, sono rodati, molti di loro hanno già esordito con l’Atalanta di Gasperini in Europa e potrebbero giocare tranquillamente in B. Rispetto alla Juventus U23, che preferisce monetizzare, l’Atalanta li vuole fare esordire poi in prima squadra”.
Sulla forza economica del Catania: “Gli etnei avrebbero la forza per costruire una squadra competitiva in caso di promozione in B? Su quello non ci sarebbero problemi. Mi preoccupano di più le scelte di Grella dal punto di vista dirigenziale: il Catania ha bisogno di un direttore sportivo e probabilmente cambierà anche il ruolo di direttore generale. Molto dipende da Grella, che è il deus ex machina della società, Pelligra gli ha dato le chiavi e il portafoglio. Se il Catania deve spendere per fare una Serie B competitiva, spenderà. A me preoccupano più che altro le scelte che farà Grella”.
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