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Palermo-Sampdoria 2-0, le pagelle: Diakitè da incorniciare, Marconi totem

Palermo Diakitè

Palermo-Sampdoria 2-0, le pagelle: Diakitè da incorniciare, Marconi totem

Da pochissimo è terminato il match del Renzo Barbera tra il Palermo e la Sampdoria. La gara, valevole per il primo turno dei playoff di Serie B, è terminata sul punteggio finale di 2-0. Ecco le pagelle della gara a cura della redazione.

Palermo-Sampdoria 2-0: le pagelle

Portiere e difensori

Desplanches 6,5: sicurezza tra i pali ed uscite perfette quando viene chiamato in causa. Viene impegnato nel primo quarto d’ora da una conclusione dalla distanza della Samp ma smanaccia in angolo.

Graves 6.5: sicuro nel proprio lato, non viene particolarmente impegnato dai giocatori della Sampdoria. Riesce a gestire al meglio il disimpegno e la fase di non possesso.

Lucioni 6,5: il centrale dei rosa giganteggia in difesa. Fa sentire fisico ed esperienza agli avversari che centralmente trovano costantemente un muro.

Ceccaroni 6: costretto a lasciare il campo dopo appena 20 minuti, gioca con buona intensità. Dal 20′ Marconi 6,5: ritorna a giocare in una partita tutt’altro che semplice ed è perfetto. Non ci sono altre parole per descriverlo. Chiude gli avversari con grinta, si propone in avanti e su una chiusura splendida nel secondo tempo, carica se stesso e il pubblico. Chapeau.

Centrocampisti e attaccanti

Diakitè 8: è l’uomo della giornata. Nella prima frazione spinge meno rispetto al collega Lund, preferendo aiutare Graves in raddoppio su Borini. Si fa trovare prontissimo al minuto 43 quando accompagna in rete l’invito di Brunori. La sua giornata non è ancora finita: trova la doppietta personale pochi istanti il fischio iniziale del secondo tempo, sfruttando un ottimo traversone di Lund.

Segre 6: tanta corsa specialmente nel corso del primo tempo. In ripartenza è velenoso e contrasta energicamente gli avversari.

Ranocchia 6,5: gioca da play e inizialmente rimane in ombra. Pian piano però, come tutta la squadra, cresce di ritmo e intensità e si propone in avanti. Ha un’occasione ghiotta nella ripresa di sinistro che termina di poco fuori. Dal 77′ Henderson 6: mette grinta in campo e corre per cercare di mantenere il risultato.

Lund 6: spinge maggiormente rispetto a Diakitè, cercando di dialogare con costanza con Segre e Brunori. Nel secondo tempo si fa trovare pronto riuscendo a calibrare un ottimo pallone per l’inserimento di Diakitè. Si becca un giallo molto ingenuo nello scontro con Benedetti.

Insigne 5.5: la prima occasione della partita è per lui. In rovesciata cerca un super gol che termina in calcio d’angolo. Al minuto 8 si divora un’occasione ghiottissima dopo la giocata del duo Brunori-Soleri. Lascia il terreno di gioco dopo 20 minuti del secondo tempo per Gomes. Dal 65′ Gomes 6: il centrocampista entra al secondo tempo e da metronomo inizia a gestire il gioco del Palermo. Partita sufficiente, rientra dopo l’infortunio e mette minuti nelle gambe.

Brunori 7.5: il capitano rosanero è decisamente in palla. Si prende la formazione rosanero sulle spalle fin dai primi minuti di gioco. Al 33esimo scodella un pallone preciso sulla testa di Soleri che per poco non fa esplodere il Renzo Barbera. L’assist è solo rimandato riuscendo a trovare in area di rigore Diakite che spedisce la palla in rete. Sfiora il gol al minuto 75 con una magia assoluta che trova perà un preparato Stankovic. Dal 77′ Mancuso 6: le occasioni non sono molte per il giocatore ex Empoli. Corre e cerca di farsi vedere in avanti allungando la squadra il più possibile.

Soleri 6.5 : l’ex Roma gioca su tutto il fronte d’attacco, muovendosi con qualità aprendo gli spazi. Sale in cielo sul cross di Brunori trovando solamente un super Stankovic in tuffo. Lascia il campo tra gli appluasi generali del Renzo Barbera. Dal 77′ Di Francesco 6: trova il gol sul contropiede di Henderson ma il guardalinee interrompe la sua esultanza anzitempo.

Allenatore

Mignani 7.5: il suo Palermo è perfetto, si nella gestione mentale che tecnica della partita. La squadra non va mai in affanno e soprattutto è in totale controllo del ritmo del match. Attacca sin dai primi istanti e fa subito capire alla Sampdoria quanto sarà dura giocare al Barbera. La difesa non traballa.

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