Palermo, la stagione che verrà: rivoluzione o ristrutturazione?
A poche ore dalla disfatta contro il Venezia, per il Palermo è già tempo di fare uno “switch” e pensare alla stagione che verrà. La società dovrà imparare dagli errori commessi e far si che non si vengano a ricreare determinate situazioni che hanno segnato il corso del campionato. Ridurre tutto alla doppia sfida del Penzo sarebbe sbagliato, le problematiche che ha avuto il Palermo hanno radici ben più profonde che partono dalla scorsa estate quando è stato consegnato, prima a Corini e poi a Mignani negli ultimi due mesi, un gruppo incompleto che probabilmente non è riuscito a trovare il 100% dell’intesa.
Quello che inizierà non sarà “l’anno zero”, ma “l’anno uno”, che servirà non per rivoluzionare ma per una massiccia ristrutturazione. Le rivoluzioni spazzano via non solo ciò che è negativo, ma anche le cose positive e in questo Palermo qualcosa e qualcuno da cui ripartire c’è.
Palermo, da chi ripartire il prossimo campionato?
Iniziare a discutere di partenze e arrivi è ancora prematuro, ma qualche ipotesi si può fare. Ad esempio quella dell’addio di Michele Mignani, che malgrado le innumerevoli problematiche al suo arrivo ha comunque provato a dare una scossa a questa squadra cercando anche di cambiare gli interpreti come l’ingresso di Desplanches tra i titolari a discapito di Pigliacelli. Ed è proprio dal portiere dell’under 21 Azzurra che si potrebbe ripartire. Dopo una stagione da “apprendista” la prossima dovrebbe essere quella della sua titolarità.
Davanti a lui tante cose potrebbero cambiare, servirà rinforzare soprattutto la casella dei centrali difensivi. Lucioni ha dimostrato che pur essendo affidabile, l’età non gli consente più di giocare 38 gare da titolare e quindi sarà necessario trovare un sostituto di altrettanto livello. Ci sarà la possibilità di monitorare da vicino Peda, il giovane difensore acquistato e lasciato in prestito alla Spal in Serie C. L’unico certo da cui ripartire è Diakité, il migliore nel finale di stagione. Altri invece potrebbero cercare sistemazione altrove per avere più minutaggio.
In mezzo al campo e in attacco bisognerà fare attenzione a possibili offerte che potrebbero arrivare per alcuni giocatori. Segre è uno di quelli che è stato cercato da alcuni club di A anche a gennaio, e chissà che qualche altro club non possa rifarsi sotto. In bilico potrebbe essere anche Claudio Gomes, il cui agente ha riferito che in caso di permanenza in Serie B dei rosanero avrebbe preso in considerazione altre offerte per il suo assistito. Ranocchia appare quindi il giocatore da cui ripartire in mezzo al campo. Con gli addii sicuri di Henderson e Coulibaly che non verranno riscattati. Mentre farà ritorno alla base Saric dopo l’esperienza in Turchia.
Stesso destino per Mancuso e Chacka Traorè che torneranno nei loro rispettivi club di appartenenza. In avanti Brunori potrebbe essere l’uomo mercato. Il numero nove qualora arrivasse un’offerta dalla Serie A difficilmente rinuncerebbe a coglierla. Per lui potrebbe essere l’ultimo treno per potersi giocare le sue chance nella massima categoria. Differente le situazioni di Insigne e Di Francesco che dovrebbero restare cercando di riscattare una stagione non positiva. Entrambi hanno dei contratti lunghi e a meno di grosse sorprese per loro è prevista la permanenza.
Al momento queste sono solo delle ipotesi, visto che il primo passo che la società dovrà fare è quello di scegliere il nuovo allenatore, a cui spetterà il compito di valutare con il direttore sportivo e l’area scout la nuova conformazione del Palermo. È chiaro che in questo lasso di tempo prima di programmare la nuova stagione i vertici dovranno fare delle attente valutazioni su tutte aree: tecniche e dirigenziali.
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