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Palermo, alla scoperta di Dionisi: il racconto di chi lo ha seguito

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Palermo, alla scoperta di Dionisi: il racconto di chi lo ha seguito

Con la comunicazione ufficiale della società che sancisce la fine dell’interregno di Michele Mignani, la panchina del Palermo ora è libera e pronta per accogliere Alessio Dionisi. Per conoscere meglio il tecnico toscano abbiamo contattato Gianmarco Lotti, giornalista de “La Repubblica” edizione Firenze, nonché profondo conoscitore delle vicende empolesi e conduttore di un podcast sulla serie B dal nome Destinazione Paradiso.

Gianmarco quando ci eravamo sentiti la settimana scorsa era per commentare il probabile arrivo di Paolo Zanetti, alla fine invece la scelta è caduta su Dionisi, anche lui con un passato ad Empoli. “Entrambi sono due ottimi profili, personalmente tra i due preferisco Dionisi, che reputo il miglior tecnico passato negli ultimi anni da Empoli, quando nella stagione 2020-21 ha portato una squadra giovanissima e non favorita a vincere il campionato di serie B giocando un buon calcio”.

In quell’Empoli erano presenti diversi giocatori che ora invece sono nell’orbita rosanero, ovvero Stulac, Damiani e Mancuso: “Stulac era stato un’espressa richiesta fatta da Dionisi alla dirigenza dell’Empoli. Intorno allo sloveno aveva costruito tutto il sistema di gioco dell’Empoli e Damiani era la sua riserva. Mancuso, che partiva come punta esterna partendo da destra in quella stagione aveva trovato una continuità (20 gol in 37 presenze) che nelle stagioni successive non ha avuto”.

Palermo: le parole sul progetto di Dionisi

Pensi che i tre giocatori, ai margini dell’ultimo progetto tecnico possano rientrare nei piani del nuovo tecnico? “Se guardiamo le precedenti esperienze Dionisi non ha mai portato giocatori che ha allenato altrove, però immagino che vorrà valutare bene ogni giocatore della rosa”.

Il Palermo cercava un allenatore emergente, abituato a lavorare con i giovani e con una proposta di gioco propositiva, tutte caratteristiche che Dionisi ha dimostrato di avere nelle sue precedenti esperienze: “Ad esempio a Empoli giocava con un 4-3-1-2 che poi si sviluppava in ampiezza con il trequartista (Bajrami ndr) che si allargava a sinistra e Mancuso a destra. Ha giocato anche con il 4-2-3-1 e il 4-3-3, ha delle idee di gioco che sviluppa a prescindere dal modulo perché si basa prima di tutto sui giocatori a disposizione. Da questo punto di vista è un pragmatico”.

Tra le note dolenti dell’ultima stagione in casa Palermo possiamo sicuramente parlare del rendimento casalingo e della condizione fisica, nonché del gran numero di infortuni. Cosa ci possiamo aspettare con l’arrivo di Dionisi? “Sin dai tempi dell’Imolese è solito viaggiare con un suo staff, anche per quanto riguarda la preparazione atletica, punto sul quale insiste molto. Quel che vi consiglio è di avere pazienza perché le sue squadre tendono ad entrare nella migliore condizione verso ottobre, ma hanno sempre avuto pochissimi infortuni, non solo ad Empoli”.

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