Tutino: “Ho bisogno di ambienti sani. Voglio affermarmi in A”
Dopo una stagione impreziosita da 36 presenze, 21 gol e 3 assist, Gennaro Tutino è pronto a lasciare Cosenza a partire dal 30 giugno. L’attaccante farà ritorno al Parma, squadra che detiene il suo cartellino, e il suo futuro è ancora tutto da decidere.
L’ex giocatore del Palermo nel frattempo, in una lunga intervista rilasciata a pianetaserieb.it, ha parlato delle proprie ambizioni. Ecco di seguito le sue parole.
Le parole di Tutino
La crescita personale: “Anche se in modo diverso da quest’anno, mi sono sempre sentito un leader tecnico, in qualsiasi squadra dove ho giocato. Il primo anno a Cosenza, a Salerno quando ho vinto, ovunque. In questa stagione, secondo me, sono cresciuto tanto sotto l’aspetto caratteriale, in termini di rapporto con i compagni di squadra più giovani, di gestione di determinate dinamiche di gruppo, e altro ancora. Sono cose che si acquisiscono con il tempo. Sapevo, conoscendo la piazza, di dover andare il mio contributo in misura maggiore, in campo così come fuori. Tutto è venuto in maniera naturale”.
Le esperienze con Palermo e Parma: “Penso che ogni calciatore abbia bisogno di un ambiente sano. Nel caso specifico, i giocatori estrosi come il sottoscritto necessitano in particolar modo di affetto, fiducia e serenità. Ritengo che tutto ciò sia normale. Detto ciò, dopo le parentesi avute a Parma e Palermo ho ritenuto centrale, nella mia scelta successiva, la componente tattica. Cosenza era casa mia già prima di tornare, ma ho posto alla base della decisione un discorso di campo”.
La voglia di nuove sfide: “So di essere maturato, mi sento pronto e forte per poter fare quello che non sono riuscito a fare, eccezion fatta per i mesi all’Hellas Verona, ovvero giocare e affermarmi in Serie A. Questo è ciò che voglio oggi. Sono molto legato a Cosenza e al Cosenza, chiunque non può che confermare, ma parlo da giocatore e da ragazzo che vuole dimostrare di poter fare sempre meglio. Ho segnato venti gol in Serie B? Desidero farne 10-15 anche in A“.
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