“Strade Rosanero”
L’Ospite Rosanero:
“Mi chiamo Giuseppe Coppola e sono un tifoso rosanero di 34 anni, vivo in Uk da 6 e sin dal mio arrivo mi sono stabilito a Watford, una cittadina al nord di Londra.
La mia vita da tifoso e stata da sempre caratterizzata dalla distanza in quanto sono nato e cresciuto nella provincia di Trapani, precisamente a Castellammare del Golfo. Certo, circa 60 chilometri sono niente rispetto ai 2400 di adesso anche se quei viaggi in treno avevano quasi la stessa durata di un volo Londra-Palermo, ma nonostante la distanza e le difficolta logistiche la mia passione non è mai diminuita anzi, si è rafforzata sempre di più. Se nella mia adolescenza il numero di partite che potevo seguire era limitato, man mano, crescendo, la situazione è migliorata fino alla decisione di sottoscrivere il mio primo abbonamento nel 2011 che ho sempre rinnovato ogni anno, anche quando decisi di trasferirmi in Regno Unito”
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Bentrovati cari tifosi e tifose rosanero, chi l’ha detto che per tifare Palermo devi necessariamente essere nato nel capoluogo siciliano? Che bella la storia del nostro amico Giuseppe, l’ospite di questa puntata che riesce, senza se e senza ma, a regalarci emozioni e brividi a non finire.
Giuseppe ad un certo punto del suo racconto, visibilmente emozionato, ci confida… “ nel regno unito ho svolto tanti lavori, sono davvero partito da zero lavando piatti nei ristoranti ,ma non mi sono mai abbattuto perché ho sempre considerato ogni esperienza lavorativa l’unico modo per crescere e migliorare. Vi confido inoltre che sono felicemente fidanzato con una ragazza ungherese e a breve le chiederò di sposarmi…”
Non vi rubo altro tempo e vi lascio alla sua avventura.
“Ognuno percorre la sua strada, ma a tinte rosanero è senz’altro più bella!”
Le domande:
- Se ti dico Palermo cosa mi rispondi?
Se mi dici Palermo dici tutto. Dici casa, famiglia, cibo, cultura, tradizioni. Dici passione, Amore, dici orgoglio di appartenere a tutto questo.
E io la mia #appartenenza la dimostro con un piccolo gesto, ovvero rinnovare ogni anno il mio posto di curva nord superiore nonostante so benissimo che le partite che potrò vedere saranno un paio al massimo.
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- Dove ti ha portato il rosanero?
Il rosanero mi ha portato in campi di serie A come San Siro ma anche in campi come il Vallefuoco di Mugnano dove si giocò Giugliano-Palermo nel 2019.
In quella partita ero l’unico tifoso rosanero sugli spalti in quanto la trasferta era stata vietata ai residenti in provincia di Palermo ma, come detto in precedenza, essendo residente nella provincia di Trapani riuscì a fare il biglietto ed essere presente. Fu un’esperienza fantastica! Permettetemi di ringraziare tutti i tifosi del Giugliano per la loro ospitalità, sin dal mio arrivo mi presero a cuore e mi fecero sentire a casa offrendomi di tutto, dal pranzo al caffè, senza darmi la possibilità di potermi sdebitare, grazie!
- La tua partita del cuore?
Potrei dire la mia prima partita al Barbera anche se finì con una sconfitta, un Palermo-Udinese di coppa Italia con gol di Floro Flores a 5 Min dalla fine.
Potrei dire il derby contro il Catania con tripletta del Flaco, ma, una partita che rimarrà scolpita nella mia mente, fu un Palermo-Roma finita 3-3 giocata nel settembre 2009 sotto una pioggia incessante. Ricordo che nonostante avessi un biglietto di Sud superiore decisi di provare a trovare posto nella Sud inferiore per ripararmi dalla pioggia ma la scelta non fu delle migliori perché l’acqua che veniva giù dall’anello superiore era più di quella che cadeva dal cielo. Trovo posto sulle scalinate. Campo pesante, la Roma fa 1-0 dopo 20 minuti, la pioggia non smette di cadere, a 5 minuti dalla fine del primo tempo Miccoli trova lo spazio e calcia di destro a incrociare ma la palla si ferma su una pozzanghera sulla linea di porta, Burdisso non riesce a rinviare e Budan la mette dentro. Ecco, in quel momento mi ritrovo ad esultare con un ragazzo seduto accanto a me con cui non avevo scambiato una singola parola dall’inizio della partita, entrambi bagnati fradici ci abbracciamo felici e gridiamo “BUDAN!” dopo che la nostra Caterina Bruno aveva annunciato il gol e scandito il nome Igor.
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- Il tuo giocatore del cuore?
Javier “El Flaco” Pastore. Vederlo con il pallone tra i piedi era emozione pura. Mi viene ancora la pelle d’oca quando rivedo qualche sua giocata nei video su YouTube.
Quando arrivò a Palermo, anche se era un perfetto sconosciuto, io e due miei amici decidemmo di andare ad accoglierlo in aeroporto. Eravamo letteralmente in 4 ad aspettarlo insieme alla stampa. Qualche settimana dopo, per caso, trovai su internet una foto del grande Tullio Puglia nella quale mi ritrovai immortalato appunto con i miei amici Antonio e Ivan alle spalle di Javier con me al centro a tenere in alto la nostra sciarpa.
- Esprimi un desiderio, ce lo racconti?
A livello sportivo sicuramente il desiderio sarebbe quello di tornare a giocare una competizione europea e visitare qualche stadio in Europa. A livello personale invece il mio desiderio più grande sarebbe quello di tornare a casa e vivere il Palermo come prima e anche più di prima, magari con la possibilità di lavorare a stretto contatto con la nostra società, alla fine sognare non costa nulla.
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