Morganella: "Palermo è casa, mi piacerebbe tornare presto. Sul CFG..."

Morganella: “Palermo è casa, mi piacerebbe tornare presto. Sul CFG…”

Morganella: “Palermo è casa, mi piacerebbe tornare presto. Sul CFG…”

Torna a parlare Michel Morganella, ex terzino del Palermo nell’era Zamparini. Per lui un’avventura a Palermo che lo ha portato a vestirsi di rosanero in ben 108 occasioni. Il terzino ha detto la sua sul club di Viale del Fante, facendo anche un pronostico sulla stagione che faranno gli uomini di Dionisi. Ecco le sue parole.

Le parole di Morganella sul Palermo

Ritornare a Palermo: “Mi piacerebbe perché Palermo è casa mia. Ho conosciuto delle persone e una città meravigliosa e ho solo ricordi positivi. Attualmente sto lavorando, devo seguire i bambini che giocano nel Milan. Però presto verrò giù a Palermo e quando verrà giocare vicino a Como, quando riesco verrò a tifare la squadra. Però mi manca Palermo”.

Sui giovani del Palermo e Brunori: “Quando posso seguo, però da quando sono uscito dal mondo del calcio non conosco tutti questi nuovi giovani giocatori. A Palermo sono rimasto in contatto con lo staff, i magazzinieri, con Ceccaroni che conosco. Tutti gli altri, quelli che ci sono già da due tre anni li conosco però non di persona. Brunori? Farà un ottimo campionato”.

Morganella: Palermo, Cfg e futuro

Palermo-CFG: “A me piaceva di più quando c’era un presidente che gestiva una squadra. Preferisco una persona che mette il cuore per la squadra e faceva tanto per portarla in alto. Come per esempio a Palermo Zamparini, al Milan Berlusconi, al Napoli De Laurentiis, Spinelli. Un presidente una squadra. Il City Group è una società potente però hanno il Manchester City. Oramai il calcio nel 2024/2025 è così: chi ha soldi come le società comprano le squadre. Io spero che o con una persona o con un gruppo dietro il Palermo possa tornare dove merita di stare”.

Vita post ritiro: “La mia vita è bella. Sicuramente non bella come quando ero calciatore, però mi sono sempre ritenuto una persona umile. Arrivo da una famiglia dove mio papà era un lavoratore. È già da un anno e mezzo che lavoro sui cantieri, nel fotovoltaico, faccio parte di un bel gruppo ed è molto faticoso ma porto sempre gioia, positività e voglia di fare come facevo in campo. Le giornate passano e mi trovo bene. Ho imparato tante cose da quando ho iniziato a lavorare. Sono fiero di quello che ho fatto nella mia carriera, ma anche contento di quello che faccio adesso. Ho avuto 16/17 anni di vita straordinaria, dove ti va tutto bene e dove vivi senza stressarti e tornare alla realtà è una cosa non da tutti e non facile. Però ho voltato pagina, ho smesso di giocare e adesso faccio un po’ di attività fuori dal calcio come la bici, lo skateboard e fitness…mi mantengo in forma“.

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