Palermo-Cosenza: emozioni in diretta
Questa non è una cronaca testuale, un racconto minuto per minuto della partita ma emozioni, impressioni e sensazioni a caldo che si vivono durante il match.
Tre punti in tre trasferte consecutive (anche se raccolte in unica gara) non sono un bottino da gettar via, ora però è il momento di capitalizzare la bella vittoria di Cremona e cominciare a correre. Senza più distrazioni dal mercato da cui il Palermo sembra uscire più forte della passata stagione (per quanto rimane il dubbio dell’assenza del terzino sinistro). ora a parlare sarà solo il campo e la prima al Barbera è tradizionalmente complicata e non va steccata.
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Per piegare i cosentini Dionisi non abbandona il suo 4-3-3 ma cambia qualcosa rispetto a Cremona: dentro Diakitè, Insigne e Brunori. Va in panchina il nuovo arrivato Le Douaron.
Formazione Palermo: Desplanches, Diakitè, Ceccaroni, Nikolaou, Lund, Gomes, Blin, Ranocchia, Insigne, Di Francesco, Brunori.
Secondo tempo:
52′ – Dopo 7 minuti di recupero finisce in parità, con un pizzico di amarezza… dopo tanta paura di perdere. Un pareggio agrodolce ma la consapevolezza che c’è ancora tanto da migliorare. I rosanero si svegliano tardi e solo negli ultimi 20 minuti fanno quello che avrebbero dovuto fare nella ripresa. Una gara anche sfortunata se vogliamo ma le responsabilità sui diversi gol sbagliati resta. Insomma benino, non bene ma… vabbè, se sbagli tanti gol è giusto che non vinci. La sagra degli errori clamorosi la conclude Insigne mandando alle stelle un pallone facile facile che poteva regalare la vittoria, ed era già il recupero.
35′ – Certo che il calcio è davvero strano: quando lo stadio aveva borbottato sul cambio Di Mariano per Di Francesco e non per un opaco Insigne, ecco che i due costruiscono il gol del pareggio. Vola Insigne a destra, cross teso in area e Di Mariano anticipa tutti.
20′ – Non succede nulla, nessun tiro da una parte o dall’altra. Il Palermo fatica a impensierire gli avversari che difendono bene senza neanche alzare barricate. Dionisi prova le carte Vasic ed Henry per Ranocchie e Brunori. e poi Segre per Blin. In precedenza Lund fuori e Pierozzi al suo posto. I minuti passano e l’esordio casalingo preoccupa: la solita Curva Nord non smette di incitare fors consapevole delle difficoltò della squadra.
Primo tempo:
48′ – Dopo 3 minuti di recupero si va al riposo con gli ospiti in vantaggio. Magari sarà un premio eccessivo per la squadra di Alvini che tuttavia ha fatto la partita che doveva fare, contenimento e ripartenza. Del resto se costruisci e sbagli sotto porta come Brunori al 46’…
39′ – E quando le maglie in difesa sono troppo larghe gli avversari vanno in gol. Accade sugli sviluppi di un corner e cade il gelo sul Barbera.
32′ – Cresce il Palermo che riesce a chiudere gli avversari nella propria metà campo: un salvataggio sulla linea e uno quasi e poi minacce alla porta di Micai. E in tutto questo palo del Cosenza in ripartenza. Ma ciò che fa portare le mani ai capelli ai 25mila del Barbera è l’occasionissima di Blin tutto solo all’altezza dell’area piccola: il suo tiro a botta sicura colpisce il portiere. Però la sensazione è di un Palermo convinto che vuole a tutti i costi i 3 punti.
15′ – Giochi di luci e spettacolo prima della partita. Poi, in questi primi minuti, lo spettacolo diminuisce. Parte a razzo il Palermo sotto la spinta emotiva del suo pubblico, poi il Cosenza sembra prendere le misure e si organizza cercando di sorprendere i rosa in velocità e con rapidi inserimenti al centro. Partita equilibrata che ancora non è decollata
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