Serie B – Sassuolo quanto mi costi. Pisa e Spezia virtuose
Toscani e liguri hanno abbassato i costi ma guidano la classifica
Questi i titoli della Gazzetta dello Sport, oggi in edicola.
L’articolo di Nicola Binda sottolinea come a ottobre, puntuale come ogni anno, la Lega B ha fornito ai club una panoramica aggiornata del monte stipendi della categoria, con un dato che quest’anno risulta particolarmente sorprendente. Nonostante la riduzione attesa del 30% nelle entrate, dovuta principalmente alla diminuzione dei diritti TV, il totale degli ingaggi è rimasto quasi invariato; pochi club hanno abbassato il monte ingaggi, mentre molti hanno scelto di mantenere inalterate le spese.
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In cima alla classifica dei club con il monte stipendi più alto si trova, come di consueto, una squadra retrocessa dalla Serie A. Questa volta è il Sassuolo a guidare la classifica: un anno fa, in vetta c’era la Sampdoria, che ha visto un calo di circa un milione. È importante notare che questi dati indicano il costo lordo degli stipendi, escludendo alcune tasse (come l’Inps e il Fondo di fine carriera), oltre a bonus e incentivi all’esodo. Questi elementi possono variare considerevolmente tra i club, influenzando il dato complessivo.
Lo stesso vale per gli incentivi all’esodo, dove alcuni club pagano somme importanti per liberarsi di giocatori non più considerati utili. Nonostante queste variabili, anche Palermo, Cremonese e Salernitana superano i 20 milioni di stipendi. In particolare, il Palermo registra un significativo aumento di 5,8 milioni rispetto all’anno scorso, portandosi a quota 23,682 milioni. Nel 2023, sei club superavano i 20 milioni e tre di queste sono state promosse.
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All’opposto, se l’anno scorso erano 12 le squadre con un monte stipendi inferiore ai 10 milioni, quest’anno il numero si è ridotto. Il Cittadella, che mantiene il “record” del club con il monte ingaggi più basso, ha ulteriormente ridotto i costi, passando da 4,5 milioni a 3,5 milioni. Poco sopra si trova il Südtirol, che ha ridotto il monte stipendi a 4,7 milioni. Le squadre neopromosse si sono mostrate prudenti con i loro ingaggi: Mantova, Carrarese e Juve Stabia si aggirano tra i 4,7 e i 5,5 milioni, mentre il Cesena è l’unica neopromossa a toccare i 10,6 milioni.
Tuttavia, lo “scudetto del risparmio” va allo Spezia, che ha ridotto i propri stipendi di 4,7 milioni, pur mantenendo una prestazione sportiva di alto livello. Anche il Pisa, attualmente capolista, ha risparmiato un milione, dimostrando che la gestione oculata delle spese può portare ottimi risultati sul campo. Ecco la tabella pubblicata dalla Gazzetta dello Sport:
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