Palermo – Un’altra prestazione semplicemente sufficiente, e non va bene
Un punto che probabilmente, per come si erano messe le cose, fa più male che bene (tipo Cremona), che rallenta di parecchio la classifica che adesso è diventata complicata almeno per le prime posizioni. Sui social, per esempio, qualcuno suggerisce di abbandonare l’ambizione della promozione diretta. Ma non fermiamoci al fatto che le capoliste continuano a volare mentre il Palermo passeggia. Al Braglia un’altra prestazione sufficiente o forse meglio dire ai limiti della sufficienza, una prestazione che non rimanda a nulla di buono. Insomma in altre parole, continuando così non si va da nessuna parte. Un secondo tempo da incubo e un primo tempo buono, nulla di trascendentale, buono.
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Senza esagerare perché usare la parola stratosferico per i primi 45 minuti è un’offesa al bel calcio. Il Palermo era riuscito a fare due gol, a soffrire, rischiare ma poi chiudere la frazione col doppio vantaggio. Ma una grande squadra con ambizioni importanti avrebbe anche avuto la capacità di portare a casa il risultato, invece così non è stato e adesso il bottino di 4 punti nelle ultime quattro partite è preoccupante. Un problema di mentalità sostiene Dionisi e probabilmente avrà ragione. Anzi ha ragione ma se un allenatore ha qualche responsabilità nei confronti della squadra è proprio quella di incidere sul piano della mentalità, del carattere, perché forse a mettere in campo difensori, centrocampisti e attaccanti potrebbero non essere necessario nessun patentino.
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Il miglior allenatore non è quello che ha strategie calcistiche impressionanti anche perché nel calcio di oggi è impossibile; il miglior allenatore è quello che riesce a trasmettere alla squadra una mentalità vincente, un carattere, un’anima e a tenere il gruppo compatto e unito. Se è dunque un problema di mentalità, come ritiene giustamente Dionisi, allora dovrà essere lui e solo lui a risolvere il problema perché è innegabile che anche la prestazione di oggi non può essere valutata da otto come sperava il tecnico rosanero. E paradossalmente, ove si trattasse solo di carattere, la soluzione potrebbe essere più semplice perchè se invece il nodo sono le qualità tecniche di alcuni elementi la situazione si complica e potrà aggiustarsi solo a gennaio. Dopo due/tre anni della solita musica, un’idea comincia a venire…
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