Alluvione 2020: niente risarcimenti per il nubifragio di Palermo

Palermo  – Alluvione 2020: niente risarcimenti a chi finì nell’acqua della circonvallazione

Alluvione, dietrofront sul risarcimento

L’alluvione e la grande beffa

Beffa per una donna rimasta intrappolata nel sottopasso: il giudice di pace le aveva dato ragione, in secondo grado il ribaltone in tribunale

Voleva solo 1400 euro – Il giorno del Festino di 4 anni fa caddero 136 millimetri di acqua e non ci fu allerta meteo

L’evento del 15 luglio 2020 fu eccezionale e imprevedibile, può accadere ogni 120 anni: Comune e Amap non dovranno pagare. L’avvocato dell’Acquedotto: non c’erano soluzioni

L’articolo di Connie Transirico sul Giornale di Sicilia oggi in edicola, racconta la vicenda giudiziaria di una donna che aveva ottenuto un risarcimento di 1.400 euro per i danni alla sua auto causati da un’alluvione a Palermo nel luglio 2020, ma che non riceverà più tale somma a seguito di una sentenza di appello. Inizialmente il giudice di pace aveva riconosciuto la responsabilità del Comune e dell’azienda partecipata Amap, ma il tribunale di secondo grado ha ribaltato la decisione. La sentenza stabilisce che il nubifragio è stato un “evento imprevedibile e eccezionale” e, quindi, non imputabile agli enti coinvolti.

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La giustificazione per il ribaltamento della sentenza si basa su dati scientifici e statistici: il giudice Cinzia Ferreri ha sottolineato che l’intensità della pioggia (120-134 mm in due ore su un’area di circa 15 km²) era eccezionale per il mese di luglio, dove le medie si attestano solitamente sotto i 30 mm. Secondo l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e la Protezione civile, questa quantità di pioggia equivale a quella di un intero mese invernale, e il fenomeno è stato classificato come evento con un “tempo di ritorno” di quasi 120 anni. In altre parole, un evento così raro da non poter essere previsto e gestito con le infrastrutture esistenti.

La rete non era dunque progettata per sopportare un flusso di acqua così elevato, il che ha portato all’allagamento dei sottopassi in cui diversi automobilisti sono rimasti intrappolati. In conclusione, il tribunale ha escluso responsabilità del Comune e dell’Amap, applicando parametri della Cassazione che considerano l’imprevedibilità e l’eccezionalità dell’evento, basati su dati pluviometrici storici. Questa sentenza ha avuto anche conseguenze economiche per la ricorrente, che ora dovrà pagare le spese legali.

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