Palermo-Cittadella: emozioni in diretta (di Carlo Cangemi)
Questa non è una cronaca testuale, un racconto minuto per minuto della partita ma emozioni, impressioni e sensazioni a caldo che si vivono durante il match.
Altro appuntamento da non mancare assolutamente, altri 3 punti indispensabili per avvicinare la vetta dopo l’occasione sprecata nel turno infrasettimanale. Perchè un campionato a rincorrere è più complicato rispetto a chi sta in alto, c’è più pressione, più ansia. Lo stesso Dionisi sa che le aspettative sono ben altre e forse nemmeno lui è ancora soddisfatto al 100%. Per piegare il rognoso Cittadella, che al Barbera ha spesso fatto risultato, il tecnico si affida ovviamente al suo 4-3-3 ma cambia qualche interprete rispetto alla gara di Mantova.
Formazione Palermo: Desplanches, Pierozzi, Nedelcearu, Nikolaou, Lund, Segre, Gomes, Ranocchia, Insigne, Di Francesco, Henry.
Secondo tempo:
96′ – E ancora una volta finisce fra i fischi del pubblico e la nord che canta meritiamo di più. Una sconfitta pesantissima, senza attenuanti al termine di una gara ben giocata nel primo tempo e senza sapore nella ripresa. Ora davvero vale la pena chiedersi cosa c’è che non va in questa squadra. Perchè non riesce a decollare? A trovare continuità e ad imporsi anche su squadre in difficoltà ed in crisi come il Cittadella alla vigilia del match? Non siamo noi deputati a certi tipi di analisi e dunque lasciamo il compito a chi di dovere. Noi dobbiamo solo registrare un andamento pericoloso e decisamente deficitario. Tranne qualche rara eccezione la musica sembra essere sempre la stessa e troppo spesso anche stonata. Pensavamo, durante il primo tempo, di scrivere, alla fine, tutt’altro commento ed invece la squadra, gradevole nei primi 45 minuti, si è sciolta nella ripresa, svanita. Quando perdi con la penultima della classe e per giunta in casa davanti a 20mila spettatori, dopo un inizio torneo balbettante, non si può evitare di parlare di crisi.
89′ – Lo avevamo detto, il Cittadella non si chiudeva a riccio e manteneva sempre una certa propensione offensiva. Da posizione davvero angolata Pandolfi trova la stoccata che batte Desplanches. Una beffa…
33′ – Il tempo passa, il risultato non si sblocca e la situazione si complica perchè comincia ad affiorare la stanchezza. Dionisi manda in campo forze fresche, da Henry a Brunori, grande volontà ma poche conclusioni a rete.
15′ – La ripresa è più avara di emozioni. Finora poca azioni interessanti da una parte e dall’altra. Il pubblico spinge ma i veneti controllano bene. Gol annullato ai rosa per evidente tocco di mano.
Primo tempo:
47′ – Dopo 2 minuti di recupero si va al riposo sullo 0-0. Risultato bugiardo perchè il Palermo ha costruito tanto e sprecato altrettanto. Sul piano della prestazione tanti passi avanti ma bisogna assolutamente buttarla dentro perchè i tre punti sono fondamentali. Il Cittadella non sembra irresistibile anche se in avanti Pandolfi ha fatto scorrere qualche brivido sulla schiena dei 20mila del Barbera (con 21 tifosi ospiti, ammirabili). Un Palermo a tratti anche bello da vedere ma nella ripresa è il momento di concretizzare sperando che non si vada incontro a qualche calo fisico.
40′ – Bel Palermo, bella partita, veloce e ricca di emozioni: ma bisogna quagliare, bisogna sfruttare la netta superiorità tecnica. Gli ospiti giocano a viso aperto e quando si chiudno è perchè costretti dalla pressione deri rosa che hanno costruito tanto ma fnalizzato nulla. E non va bene
28′ – Non giornata per Insigne, dal punto di vista realizzativo, attenzione. Perchè è vivacissimo e frizzante ma ha già sbagliato 3 gol facili facili
25′ – Se per caso Insigne fa quel gol, cade giù lo stadio: controllo e giravolta che lascano sul posto l’avversario. Poi, abbastanza defilato, il tiro, fatto male, che termina alto. Con Le Douaron che ancora urla per non aver ricevuto il pallone. Ma dopo una magia di quel tipo, è ovvio essere egoisti.
20′ – Kastrati non vuole essere di meno e compie un miracolo su Insigne. Domanda, miracolo del portiere o Insigne poteva fare meglio? Da qualche minuto i rosa sembrano avere un atteggiamento più arrembante.
14′ – Il bambino è cresciuto, il portierino è diventato grande e salva il risultato su una azione nata da palla persa sulla trequarti. Il Palermo prova a fare la partita, il Cittadella osserva e controlla finora senza sbavature. Anzi, con inserimenti centrali rapidi mette i brividi come con Pandolfi che spara alto da ottima posizione.
1′ – I primi brividi sono per i cori della curva nord che saluta l’ingresso sugli spalti di Fabrizio Miccoli: stile vecchia maniera. Emozioni intense che quas non ti accorgi che il Cittadella in contropiede stava per segnare, poi l’arbitro dice che è fuorigioco.
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