Palermo – La crisi dei rosa allontana la serie A, un flop che tradisce i tifosi
11 punti dalla prima, 9 dalla seconda, 8 dalla terza. Attaccanti in gol solo 3 volte. Meno pubblico allo stadio: tutti dati su cui riflettere
Questi i titoli di Repubblica, oggi in edicola.
L’articolo di Massimo Norrito sottolinea il contrasto tra il glorioso passato del Palermo (ammirato in un documentario di DAZN) e le difficoltà attuali della squadra. Si ripensa ai tempi d’oro della squadra, quando giocatori come Amauri, Pastore e Santana alimentavano i sogni dei tifosi. A quel tempo, il Palermo era competitivo e riusciva a tenere testa ai grandi club, arrivando persino a sfiorare la Champions League e ospitando campioni del mondo. Anche il “nuovo Palermo” di Mirri aveva entusiasmato i tifosi, riportando il club in Serie B con partite emozionanti e un seguito crescente, tanto da attrarre il City Group.
Il vecchio e il nuovo Palermo
Tuttavia, la realtà attuale è ben diversa: la squadra sembra lontana dalla solidità e dall’entusiasmo del passato. Il Palermo di oggi manca di continuità, fatica a trovare un’identità in campo e non riesce a segnare abbastanza gol. I vari attaccanti, come Brunori, Henry e Le Douaron, non hanno prodotto risultati concreti, totalizzando solo tre reti in totale. Di conseguenza, la squadra di Dionisi è lontano dalle posizioni di vertice, con squadre come Pisa, Sassuolo e Spezia che vantano un ampio margine di punti.
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Il malcontento tra i tifosi cresce, come dimostrano i fischi a fine partita e le sempre più evidenti chiazze vuote sugli spalti. I festeggiamenti per il 124º anniversario del Palermo, però sono stati offuscati dall’amarezza della sconfitta contro il Cittadella.
Mentre i tifosi continuano a sperare in una svolta, la situazione attuale sembra rendere improbabile una promozione. Il risultato delle partite resta il giudice finale, e al momento la squadra non sta offrendo le prestazioni necessarie per far sognare i suoi sostenitori.
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