Palermo – Le dieci e più domande che mai avranno una risposta
Il City Football Group, ovvero la multinazionale che detiene la maggioranza del Palermo Fc, è una azienda leader che fa calcio secondo un modello ben preciso in tutte le realtà in cui opera.
E tra le tante cose che fanno parte di questo modello c’è il modo di interpretare il ruolo dell’allenatore. Unico front man della società e quindi unico deputato a parlare, con qualche rara eccezione che riguarda il direttore sportivo e ancor più raramente la figura di riferimento apicale sul territorio in cui si trova ad operare.
Tocca quindi sempre e solamente all’allenatore metterci la faccia rispondendo alle domande della stampa. Risposte che spesso non piacciono ai tifosi e delle quali gli addetti ai lavori, trattandosi di una conferenza stampa e non di un contraddittorio, devo limitarsi a prenderne atto e a riportarle a chi poi le leggerà.
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Se non fosse che spesso, soprattutto quando le cose vanno male, la gente vorrebbe che i giornalisti quasi si mettessero a tu per tu con gli allenatori come farebbe un qualsiasi tifoso arrabbiato se avesse davanti il Dionisi di turno. Ma non funziona così.
Il giornalista fa le domande e l’allenatore risponde o se non lo ritiene bypassa il quesito, ma sempre nel rispetto dei ruoli. E proprio nel rispetto del ruolo stanno spesso tante risposte che fanno parte del, scusate la ripetizione, gioco delle parti. L’allenatore in quanto gestore di un gruppo ovviamente certe cose le dirà sempre in un certo modo perché è lui che deve poi rapportarsi con la squadra e in qualche modo renderle conto.
Le domande del popolo rosanero
Tutta questa premessa per cosa? Per dire appunto che è inutile aspettarsi da figure diverse da Dionisi risposte a domande che probabilmente il popolo rosanero vorrebbe ascoltare per chiarire cosa sta succedendo, cosa davvero sta succedendo. Cosa non va e come si pensa, mercato di gennaio?, di porre rimedio ai grossolani errori commessi durante il mercato estivo.
Però siccome a noi piace scrivere abbiamo deciso di buttar giù dieci, che in corso d’opera sono aumentate, domande alle quali mai nessuno, probabilmente? sicuramente?, risponderà.
-Perché non è stato preso un terzino di ruolo quando era evidente a tutti che fosse un ruolo da ricoprire preferendo “adattare” uno dei giocatori in rosa?
– Perché la squadra è rimasta con una punta centrale in meno in organico, due rispetto alle tre della stagione precedente?
– Perché non è stato ceduto Brunori quando era evidente a tutti che il giocatore aveva chiuso il suo ciclo a Palermo dove non voleva più restare?
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– Perché nel momento in cui si è deciso, o forse sono state la mancanza di richieste a far decidere in tal senso, di tenere Brunori non lo si è riportato concretamente al centro del progetto finendo anzi per svalutare un capitale della società?
– Perché non è stato preso un attaccante che conoscesse il campionato piuttosto che puntare su una scommessa che di certo non si è mai segnalata per la sua particolare prolificità, Henry, e su un altro, se tale si vuol considerare Le Douaron, che nell’ultima stagione ha realizzato appena quattro reti?
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– Perché si è puntato su Appuah, per lui solo 4 presenze, zero gol, per un totale di 80 minuti in League 1, 16 e 1 gol in un campionato corrispondente alla nostra Eccellenza, e La Douaron che nel girone di ritorno dello scorso campionato aveva giocato appena 440 minuti, equivalenti a meno di cinque partite intere?
– Perché non sono stati presi i giocatori che l’allenatore aveva chiesto permettendogli di far giocare la squadra nel modo in cui avrebbe voluto e per cui era stato preso?
– Perché non è stato risolto il caso Saric che dopo la partita di Pisa aveva chiesto di essere ceduto?
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E ancora
– Perché è stato preso un centrale da una delle peggiori difese della scorsa stagione cedendo due giocatori, uno in prestito, e dando anche un conguaglio?
– Perché è stato tenuto in rosa un giocatore come Lucioni che sul piano fisico non dava alcuna garanzia cedendo un giovane come Graves?
– Perché il Presidente Mirri non parla più facendo trasparire un chiaro imbarazzo sulle scelte della proprietà, quando per il bene dei colori rosanero ha pure litigato con la sua famiglia?
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– Perché la società da l’impressione di essere assente dando al solo allenatore il compito di “rappresentarla”?
– Perché la società ha scelto l’allenatore prima di prendere il direttore sportivo che non è quindi una sua scelta come invece avviene, sempre o quasi, quantomeno nel calcio italiano?
– Perché sono stati acquistati giocatori in ruoli chiave che in passato erano stati reduci da gravi infortuni?
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– Perché si è puntato su un reparto difensivo, confermandolo praticamente in blocco riserve incluse, che si era segnalato per gravi carenze nelle due stagioni precedenti?
– Perché non sono stati acquistati giocatori in grado di far fare il salto di qualità alla squadra che anzi è stata praticamente confermata in blocco legittimando il valore del lavoro fatto dal precedente ds che non era stato confermato perché evidentemente ritenuto non all’altezza?
– Perché è stato preso come perno della difesa un giocatore, Baniya, che lo scorso campionato in Turchia delle ultime quattordici partite ne ha giocate appena due?
Palermo e i giovani di prospettiva
-Perché i giovani, Peda, Vasic, Buttaro, Pierozzi, Appuah, che erano stati presi per rappresentare il futuro del Palermo non giocano mai o quasi? Possibile che si tratti di cinque scelte “sbagliate”? E se si questo vuol dire o no che il Palermo non ha praticamente alcun giocatore di prospettiva”?
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Dovevano essere dieci domande ed invece come avete potuto leggere sono molte di più perché evidentemente molti di più sono i problemi e gli errori, ovviamente secondo noi, commessi a più livelli. Avremmo potuto continuare ma credo che quanto scritto già basti per comprendere quanto il momento sia difficile e pieno di incognite.
Questo non vuol dire che magari improvvisamente la squadra inizierà a girare per il meglio e che qualcuno, come avvenuto in passato, ci rinfaccerà quello che abbiamo scritto. Noi lo speriamo, sempre e solamente per il bene del Palermo.
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