Sampdoria, Sottil e gli stakanovisti
Questo il titolo scelto dai colleghi de Il Secolo XIX che parlano come la Sampdoria di Andrea Sottil stia affrontando questo campionato con una filosofia chiara e pragmatica: “Io posso scegliere tra trenta titolari”. Queste parole del tecnico blucerchiato sintetizzano l’approccio alla stagione, dove la meritocrazia è al centro delle scelte e ogni giocatore ha l’opportunità di dimostrare il proprio valore. Con 26 calciatori utilizzati nelle prime tredici giornate, la squadra è una delle più rotanti della Serie B, ma questo non è solo un riflesso di necessità, quanto una scelta consapevole per mantenere alta la competitività interna e rispondere a ogni situazione di gioco.
Nel corso della stagione, cinque giocatori – Akinsanmiro, Benedetti, Bereszynski, Coda e Depaoli – sono stati impiegati in tutte le partite, sia come titolari che come subentranti, confermando la loro centralità nella squadra. Tutino, che avrebbe potuto far parte di questo gruppo, ha dovuto fermarsi a causa di un infortunio muscolare che gli ha impedito di affrontare il Cosenza, sua ex squadra.
La filosofia di Sottil: meritocrazia, competizione e una rosa ampia per puntare alla promozione
Sottil, nelle sue dichiarazioni, ha spesso ribadito il concetto di competizione sana all’interno dello spogliatoio: “Per me i calciatori non sono tutti uguali, per vissuto, esperienza, carta d’identità. Però poi il campo diventa giudice supremo, li pone tutti sullo stesso piano. Vige una sana competizione tra loro e le scelte che faccio sono esclusivamente prese per il bene della Sampdoria”. Una filosofia che si traduce in un’efficace rotazione, ma anche in un forte stimolo a ciascun calciatore a dare il massimo, sapendo che il posto in squadra si guadagna giorno dopo giorno.
In effetti, la Sampdoria è la squadra che ha utilizzato più giocatori dopo Catanzaro, Cittadella, Bari, Sassuolo, Frosinone e Salernitana, segno di una rosa ampia e versatile, ma anche della volontà del tecnico di non adagiarsi sulle certezze. La rotazione non è solo una risposta alle necessità fisiche del campionato, ma un modo per mantenere alta la concentrazione e la motivazione di tutti i calciatori, che sanno che ogni partita è un’occasione per guadagnarsi il posto da titolare.
Con il campionato ancora lungo e molte sfide da affrontare, la Sampdoria di Sottil punta forte sulla sua rosa ampia e competitiva, pronta a lottare per la promozione, con la consapevolezza che il vero segreto del successo è nella meritocrazia e nella capacità di adattarsi alle circostanze. Come afferma Sottil:”La democrazia sampdoriana è basata sulla meritocrazia e sulla competizione tra i giocatori. Il campo è il giudice supremo“.
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