No al taglio del canone Rai, anche Lotito vota contro

No al taglio del canone Rai, anche Lotito vota contro

La crisi interna alla maggioranza esplode al Senato. La battaglia sul taglio del canone Rai, voluto dalla Lega tramite un emendamento al decreto fiscale, ha messo in luce le profonde divisioni tra Forza Italia e la Lega, con il governo che esce sconfitto in commissione Bilancio. L’emendamento, che proponeva di ridurre il canone della Rai da 90 a 70 euro anche per il 2025, è stato bocciato con il voto contrario di due senatori di Forza Italia, Dario Damiani e Claudio Lotito, che hanno scelto di allearsi con le opposizioni. La proposta della Lega non ha raggiunto il numero sufficiente di consensi, con la conta finale che si è fermata su 12 voti contrari e 10 favorevoli. La bocciatura ha rivelato la debolezza del centrodestra, che si trova ora in piena crisi di coesione.

Maggioranza in frantumi, le opposizioni attaccano

La bocciatura dell’emendamento sul taglio del canone Rai ha scatenato le reazioni politiche in tutto lo spettro politico. Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, non ha esitato a lanciare un durissimo attacco: “La maggioranza è in frantumi, e le divisioni sono ormai evidenti. Sono allo sbando, troppo impegnati a litigare tra loro piuttosto che governare il Paese. E intanto non si occupano dei problemi reali degli italiani, come la salute e i salari”. Secondo Schlein, la mancanza di unità nel centrodestra ha messo in luce la difficoltà di governare e di rispondere alle sfide quotidiane che affliggono la popolazione.

Matteo Salvini, prima del voto, ha cercato di ridurre la portata dell’incidente politico, spiegando che il taglio del canone Rai è sempre stato un obiettivo del centrodestra e non solo della Lega. Tuttavia, ha criticato aspramente la posizione di Forza Italia, affermando che la loro opposizione al taglio del canone è “un dispiacere per gli italiani”. “Stiamo lavorando per abbassare le tasse, e il canone Rai è una di queste, ma non è la nostra attività centrale”, aveva dichiarato il leader della Lega a Rtl 102.5, sottolineando la difficoltà di andare avanti con un partner di governo che non condivide le stesse priorità

Le dichiarazioni della Lega: “I cittadini ci hanno votato per abbassare le tasse”

La Lega non ha digerito la sconfitta e ha reagito con durezza. I parlamentari leghisti in commissione Vigilanza Rai, hanno accusato la maggioranza di non ascoltare le richieste degli elettori. “Una cosa deve essere chiara: i cittadini ci hanno votato per abbassare le tasse, non per metterle. E questo è il motivo per cui la Lega, assieme a Fratelli d’Italia, ha sostenuto il taglio del canone Rai”, hanno dichiarato, mettendo in chiaro che la decisione di Forza Italia di votare contro l’emendamento avrà delle conseguenze. “Se la tassa più odiata dagli italiani non sarà abbassata, i cittadini si faranno delle domande e ne trarranno le dovute conclusioni”, hanno aggiunto, lasciando intendere che la posizione di Forza Italia potrebbe allontanare ulteriormente il partito dalla Lega.

Le opposizioni all’attacco: “La maggioranza è divisa e debole”

Le opposizioni non hanno perso l’occasione per approfittare della situazione. Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, ha criticato aspramente la fragilità della maggioranza: “Divisi in Europa, sulla politica estera e oggi anche in Parlamento, con la maggioranza che non ha i numeri in commissione e va sotto: l’unità professata da Meloni è un altro film di fantascienza girato a Chigi”, ha scritto sui social. Conte ha chiesto chiarimenti urgenti alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, chiedendo se la maggioranza esiste ancora, dato che le divisioni interne sembrano mettere a rischio la stabilità del governo.

“Non hanno tempo da perdere, mentre loro litigano c’è un Paese che soffre. I cittadini aspettano un provvedimento contro il carovita, un miglioramento delle condizioni sanitarie e dei trasporti pubblici”, ha aggiunto Conte, evidenziando come la confusione politica stia danneggiando gli italiani.

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