Simone Rugiati, celebre chef e personaggio televisivo di 43 anni, è stato denunciato dai carabinieri per il reato di porto di armi o oggetti atti a offendere a seguito di una lite condominiale degenerata. L’episodio si è verificato nella tarda serata di giovedì 28 novembre, intorno alle 23, in via Luca Signorelli, nel quartiere Chinatown di Milano, dove Rugiati possiede il suo Food Loft, uno spazio multifunzionale di 350 metri quadrati utilizzato per eventi privati, cene di gala e show cooking.
Simone Rugiati e quanto accaduto
Secondo le ricostruzioni, lo chef, visibilmente alterato, è sceso in strada brandendo un coltello da cucina e urlando minacce rivolte ai vicini che si erano affacciati dai balconi. Tra le frasi intimidatorie, è stato udito gridare: “Scendete, scendete tutti”. Il comportamento ha spaventato i residenti, portando uno di loro a chiamare il numero d’emergenza 112. Sul posto sono intervenuti i militari del Radiomobile, che hanno provveduto a calmare Rugiati, sequestrare il coltello e portarlo in caserma per accertamenti. Tra le prove raccolte dalle forze dell’ordine figura anche un video registrato da un inquilino.
La vicenda si inserisce in un contesto già problematico: i rapporti tra lo chef e i residenti dello stabile appaiono difficili a causa dei rumori e delle attività legate al locale. Questa convivenza “burrascosa” è sfociata nella lite di giovedì sera, culminata con l’intervento delle autorità.
La carriera dello chef
Rugiati, originario di Empoli, è una figura ben nota nel panorama culinario e televisivo italiano. Dopo aver lavorato in rinomati ristoranti toscani, ha debuttato in TV nel 2002 come ospite fisso a La prova del cuoco su Rai Uno. Successivamente, nel 2011, è diventato il volto di Cuochi e fiamme su La7 e ha collaborato con il Gambero Rosso Channel per diversi format. Tra le sue esperienze televisive figurano anche la partecipazione ai reality show L’isola dei famosi e Pechino Express. Rugiati è inoltre autore di libri di cucina. Tuttavia, l’episodio in questione si aggiunge a una lista di precedenti di polizia già a suo carico, macchiando ulteriormente la sua reputazione.
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