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Dionisi: “Contestazione? Mi dispiace, ma mi sento all’altezza”

Palermo

Il Sassuolo di Fabio Grosso sabato 21 dicembre a partire dalle ore 15.00 accoglierà al Mapei Stadium di Reggio Emilia il Palermo di Alessio Dionisi. Proprio il tecnico dei rosa in conferenza stampa, pochissimi istanti fa ha presentato il match con i neroverdi.

Berardi e compagni non perdono oramai dal 31 agosto, dalla sfida contro la Cremonese, e vorranno continuare a macinare punti. I siciliani, al contrario, hanno vissuto una prima parte di stagione altalenante e vorranno riscattarsi dopo due sconfitte consecutive. Ecco le parole di mister Dionisi.

Le parole di mister Dionisi

Il mister ha parlato delle scelte tecniche Con le due punte col Catanzaro volevo portare più peso in attacco e crossare di più: è una possibilità anche col Sassuolo. Loro sono una squadra che segna tanto nel secondo tempo, noi non ci dobbiamo disgregare. La squadra fa quello che proviamo in settimana ed è cresciuta, abbiamo un’identità. Non sono per niente soddisfatto dei risultati, ma la squadra tatticamente è prestativa. La classifica non è positiva”.

“Non mi è andata giù la partita di Carrara. Non c’è stato l’atteggiamento giusto. La squadra fa il possibile, a me è piaciuta col Catanzaro, anche se abbiamo perso. Ho fatto delle valutazioni, volevo avere giocatori offensivi. A me la prestazione ha dato delle risposte”.

Sulla contestazione ha aggiunto:  “Fa parte del mio mestiere ma dispiace. È giusto che chi non sia contento manifesti il suo malcontento. Ho allenato in Serie A, è un campionato che ha una risonanza molto più grande, le spalle me le sono formate. Che devo fare? Ho il mio equilibrio e vado avanti per quello che sono. Mi dispiace, professionalmente non mi sposta niente. Ho scelto questa piazza per questo motivo, bisogna saperci star dentro, credo di esserne in grado. Umanamente dispiace, mi sento all’altezza”.

Riflessioni sul modulo e i giocatori

Alessio Dionisi si è soffermato anche su alcuni giocatori: “Fischi a Henry e Le Douaron? Mi dispiace. In allenamento rispondono bene. Io vado avanti, ho le spalle larghe e spero che per i ragazzi valga lo stesso. La partita è un’altra cosa, noi dobbiamo essere più bravi. I ragazzi ci sono rimasti male dei fischi, ma è normale. Siamo tutti responsabili. Henry nervoso? Non l’ho notato. È un ragazzo introverso e sensibile, dopo la partita ci sarà rimasto male dei fischi. Ho evitato di parlargli, posso solo dargli fiducia e lasciarlo sereno. Titolare col Sassuolo? Non ne sono sicuro”.

Sui moduli un ulteriore precisazione “Basta parlare del 4-3-3, dal 19 ottobre non giochiamo più così. Questa squadra non può essere schierata col 4-3-1-2, devo guardare le caratteristiche dei giocatori. Posso solo cambiare gli interpreti”.

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