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I ciprioti dell’Anorthosis battezzano l’esordio in Europa del Palermo

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I ciprioti dell’Anorthosis battezzano l’esordio in Europa del Palermo

Benvenuti a “Storie Rosanero”, il podcast che racconta storie legate a tutto quello che gira attorno al mondo del Palermo Calcio, oggi parleremo di un evento significativo: l’esordio del Palermo in Coppa UEFA nella stagione 2005/2006 contro l’Anorthosis Famagosta. Questo incontro non è stato solo una partita di calcio, ma un primo indicatore del progresso e della crescita del club siciliano anche sulla scena internazionale.

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Per comprendere appieno l’importanza di questa partita, dobbiamo considerare il contesto in cui si è svolta. Il Palermo, sotto la guida del presidente Maurizio Zamparini, aveva vissuto anni di rinascita. Dopo un lungo periodo nelle serie inferiori, il club era riuscito a tornare in Serie A e dopo appena una stagione a centrare questo incredibile obiettivo. La qualificazione alla Coppa UEFA rappresentava un traguardo straordinario per i tifosi, che da tempo sognavano di vedere la loro squadra competere a livello europeo.
Negli anni precedenti, il Palermo aveva fatto passi da gigante. Grazie a una gestione oculata e a investimenti mirati in giocatori di talento, la squadra era riuscita a raggiungere anche posizioni di alta classifica in Serie A.

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La stagione 2004/2005 si era conclusa con un prestigioso sesto posto, che aveva garantito ai rosa nero l’accesso alla Coppa UEFA per la prima volta nella loro storia.
Per i tifosi e la città di Palermo, partecipare alla Coppa UEFA non era solo una questione sportiva, ma anche un’opportunità per mostrare il talento e la passione del club su un palcoscenico più ampio. Era un’occasione per dimostrare che il Palermo poteva competere con le migliori squadre d’Europa e per rafforzare l’identità calcistica della città.
La partita d’andata si giocò il 15 settembre 2005 allo Stadio Renzo Barbera di Palermo. L’atmosfera era elettrizzante, con i tifosi che riempivano lo stadio pronti a sostenere la loro squadra in questo momento storico. Una gara che arriva pochi giorni dopo il grande successo per 3-2 in campionato contro la corazzata Inter che aveva creato un ulteriore entusiasmo.

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Il Palermo inizia la partita con determinazione e trova il vantaggio grazie a una punizione magistrale di Eugenio Corini. Poco dopo, Franco Brienza raddoppia su rigore, conquistato da Terlizzi, portando il punteggio sul 2-0. L’Anorthosis reagisce nel secondo tempo accorciando le distanze con Ketsbaia, giocatore-allenatore dei ciprioti. Temur Ketsbaia è stato una leggenda del calcio georgiano, ed in quella stagione si trovava già a fine carriera, dopo essere stato protagonista in Grecia con l’AEK Atene ed in Premier League con il Newcastle, dove ha giocato insieme a calciatori del calibro di Alan Shearer e Faustino Asprilla.
Il risultato finale di 2-1 da fiducia ai rosa nero in vista della partita di ritorno anche se la sensazione è di un’incompiuta: non tanto in prospettiva qualificazione, ampiamente alla portata, quanto per una serata che poteva diventare magica senza troppa fatica ed invece è solo “normale”.

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Dal punto di vista tattico, l’allenatore Luigi Delneri schiera una formazione equilibrata, solida nella disposizione collaudata, il 4-4-2, anche se cambiano alcuni interpreti, in grado di sfruttare le capacità offensive dei suoi uomini chiave come Corini e Brienza. La difesa regge bene contro gli attacchi ciprioti, dimostrando solidità e concentrazione.
Il ritorno si gioca il 29 settembre 2005 a Nicosia, Cipro. Nonostante giocassero in trasferta, i rosa nero erano determinati a confermare il risultato dell’andata e l’andamento della gara lo conferma.
Il Palermo domina la partita vincendo 4-0. Andrea Caracciolo apre le marcature seguito da una doppietta di Stephen Makinwa e un gol finale di Mario Alberto Santana. Questa vittoria netta ha sancito il passaggio al turno successivo con un punteggio complessivo di 6-1.

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Un passaggio del turno che permette al Palermo di accedere alla fase a gironi dove troverà Maccabi Petach Tikva, Lokomotiv Mosca, Brondby ed Espanyol.
Il ritorno da Cipro è però, per così dire, tumultuoso. Il volo charter della Wind Jet, il cui patron è il presidente del Catania Pulvirenti, che aveva portato la squadra a Nicosia è lo stesso aereo, che dopo la gara del giorno dopo, poco dopo la mezzanotte, sarebbe dovuto rientrare a Palermo. Se non che l’aeromobile comincia il rullaggio e si sente un botto assordante: il comandante annuncia che c’è un problema al motore e che lo avrebbero riparato e sarebbero stati pronti per ripartire dopo qualche ora. Ma non avevano fatto i conti con quei passeggeri “speciali”.

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Nessuno voleva tornare a Palermo con quello stesso aereo e tutti decisero di scendere in attesa di una decisione diversa. I dirigenti del Palermo iniziarono a cercare una soluzione per dove trascorrere la notte, quando all’improvviso si scoprì che in pista c’era un altro charter pronto a partire alla volta di Palermo. Era quello dei tifosi, fortunatamente mezzo vuoto o quantomeno con abbastanza posti per contenere la comitiva rosa nero, che la torre di controllo stoppò per consentire a squadra e giornalisti di prendere quel volo. Si arrivò a Palermo alle 6:30 del mattino con ancora nelle orecchie i cori dei tifosi che avevano accompagnato il viaggio.

Società silente, Barbera assordante

La gioia dei tifosi palermitani fu immensa. Questo esordio vittorioso rafforzò l’orgoglio cittadino e accese speranze per ulteriori successi europei. Per molti supporter, vedere la propria squadra competere in Europa era un sogno che si realizzava.
A livello societario, la partecipazione alla Coppa UEFA aumentò la visibilità del Palermo a livello internazionale. attirando l’attenzione su giocatori talentuosi come Corini e Santana e migliorando il profilo del club sul mercato calcistico europeo. Anche perché la squadra rosa in quella Coppa Uefa 2005/2006 fece un figurone, concedendosi il lusso di vincere il girone B con 8 punti in 4 partite, vincendo a Tel Aviv contro il Maccabi Petak Tikva ed in casa contro il Brondby, e pareggiando a Barcellona contro l’Espanyol ed in casa contro il Lokomotiv Mosca.

C’è un’assenza sugli spalti del Barbera che fa rumore, un rumore assordante

A fine gennaio 2006 per Luigi Delneri arrivò l’esonero, e sulla panchina rosa fu chiamato Giuseppe Papadopulo, che ebbe un paio di settimane per preparare la storica sfida dei sedicesimi di finale contro lo Slavia Praga. Il Palermo superò anche quel turno, perdendo per 2 a 1 in trasferta e riuscendo a vincere 1 a 0 in casa grazie ad un gol di Denis Godeas.
Nel turno successivo, agli ottavi di finale, l’avversario fu lo Schalke 04, squadra tedesca che in quegli anni era abituata a giocare la Champions League. All’andata a Palermo furono i rosa a vincere, in una gara giocata di pomeriggio in un Barbera praticamente vuoto. Nella sfida di ritorno, la squadra ed i tifosi rosa ebbero un brutto risveglio dal sogno che stavano vivendo.

“Settore Ospiti”- Stadio “Mapei Stadium- Città del tricolore”

In uno stadio meraviglioso, che nei mesi successivi avrebbe ospitato alcune partite della Coppa del Mondo, pieno ed infuocato, fu una partita senza storia, che lo Schalke 04 vinse per 3 a 0, con il Palermo che rimase in 10 già nel primo tempo per l’espulsione di Eugenio Corini, che in un disperato tentativo di salvare un gol degli avversari commise un fallo di mano sulla linea di porta.
L’esordio del Palermo in Europa fu più di una semplice partita; fu un capitolo fondamentale nella storia del club. Rappresentò la realizzazione di sogni per molti tifosi e segnò l’inizio di un periodo memorabile per i rosa nero.
Grazie per aver ascoltato questo nuovo episodio di “Storie Rosanero”, una produzione targata TifosiPalermo. Se vi è piaciuto, non dimenticate di iscrivervi e di lasciare una recensione. Alla prossima puntata, sempre alla scoperta di nuove storie legate ai colori rosa nero e alla splendida Palermo!

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