
Palermo – Ficarra: “Tifosi traditi. Questo club sembra un call center”
L’ironia di Ficarra: “Il Palermo? E’ un call center. Tifosi traditi”
Questi i titoli di Repubblica, oggi in edicola.
L’articolo di Massimo Norrito raccoglie le riflessioni di Salvo Ficarra, attore palermitano e uno dei tifosi più affezionati del Palermo, sulla situazione attuale della squadra e sulla gestione della società. Ficarra, noto per la sua passione per i colori rosanero, ha parlato del suo amore per il club, ma anche della delusione che sta vivendo come tifoso, vista la difficoltà della squadra in questo campionato.
Ficarra conferma di essere ancora abbonato, ma esprime una visione più romantica e disincantata del tifo: “Non mi preoccupo se il Palermo è in A, in B o in C. L’importante è vedere le maglie rosanero in campo“. Nonostante il momento difficile, riconosce che se gli avessero detto che il Palermo sarebbe stato impegnato a lottare per la salvezza, probabilmente molti tifosi avrebbero accettato la situazione. Tuttavia, c’è una disconnessione tra le aspettative create dalla società, che parla di obiettivi di Serie A, e la realtà sul campo, dove il Palermo si trova più vicino al centro classifica.
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Ficarra critica la gestione della società, sottolineando come i soldi siano stati spesi male, paragonando il caso a un ristorante dove si spendono molti soldi per un pasto che poi risulta deludente. Sostiene che la società ha creato illusioni con promesse non mantenute, come quella di arrivare in Serie A in tre anni, senza però allestire una squadra all’altezza dell’obiettivo.
Per quanto riguarda Dionisi, Ficarra ha un’opinione ambivalente. Riconosce che la squadra ha mostrato segnali di gioco a tratti, ma è anche critico sulla gestione dello spogliatoio e sul fatto che la responsabilità del rendimento della squadra non può ricadere tutta sulle spalle dell’allenatore. Se ci sono problemi interni, giustifica l’esonero, ma ritiene che Dionisi non sia l’unico responsabile delle difficoltà della squadra.
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Ficarra, che in passato aveva chiesto l’affidamento del club a un palermitano dopo il fallimento, esprime rammarico per il cambiamento che ha subito la società. Mentre Dario Mirri, ex presidente del Palermo, ha avuto un approccio più “umano” e passionale, Ficarra percepisce l’attuale dirigenza come distante e focalizzata solo sulla gestione finanziaria. La nuova società, a suo dire, non ha lo stesso “cuore” del vecchio Palermo, che per lui era più vicino ai tifosi “sembra di avere a che fare con un call center che ti lascia in attesa per due ore… Ho la sensazione che tra i dirigenti nessuno abbia la sciarpa rosanero al collo”.
Conclude con una metafora emotiva: “Noi siamo innamorati di una donna brutta“, un richiamo alla fedeltà del tifoso che, nonostante le difficoltà, continua a sostenere la sua squadra.
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